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Dall'archivio:

Abbiategrasso, Andrea Sfondrini dà l’addio al Pd e va con Renzi. Sarà l’unico.. oppure no?

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ABBIATEGRASSO – “Ho deciso. Non é stata una scelta semplice. Insieme a tanti amici 12 anni fa ho contribuito a fondare il Partito Democratico ad Abbiategrasso. Con il PD ho vissuto 5 anni intensi in consiglio comunale in uno dei periodi più complicati per le amministrazioni locali. Oggi però ho scelto di percorrere un’altra strada e di aderire ad “Italia Viva”. Ho vissuto mesi di fatica, mesi in cui l’entusiasmo a stare in quella casa politica é scemato pian piano e solo il lavoro fatto nel circolo e nella zona mi ha trattenuto fino ad oggi. Il PD a livello sovraterritoriale e soprattutto nazionale mi ha deluso, vedo un partito ripiegato su se stesso, con molti nostalgici, e silenzioso in cui la proposta politica ha lasciato spazio al mantra dell’unità fine a se stessa; una finta unità. Il nuovo progetto politico lanciato da Matteo Renzi mi ridà invece entusiasmo e voglia di spendermi. Massimo rispetto per chi ha deciso di rimanere e mi auguro anche collaborazione perché il campo resta lo stesso, con ragioni e azioni differenziate ed un passo diverso ma il campo resta lo stesso. Inizio quindi un nuovo cammino politico con tanti amici con cui ho già condiviso dei tratti di strada, con altri che arriveranno, con tanta speranza e la certezza che ci sono importanti spazi da presidiare con la forza delle idee e la voglia di guardare al futuro”.

E’ solo il primo, e al momento non ci è dato sapere se sia o meno l’unico, ma l’addio al Pd di Andrea Sfondrini (‘via’ Facebook) fa sicuramente rumore.

Ingegnere di 42 anni, sposato, Sfondrini esercita la professione di tecnico collaborando con diverse Amministrazioni comunali (e non solo), e viene da una famiglia che ha legato per anni il suo nome all’impegno politico, prima nella Democrazia Cristiana, poi coi Popolari e quindi (tramite Andrea Sfondrini) alla nascita del Pd in quel di Bià. Dove è stato uno dei ‘grandi’ elettori di Carlo Borghetti, in Consiglio Regionale dal 2010 ed ormai uno dei big lombardi tra i Dem.

La domanda è se quello di Sfondrini sia l’unico addio ai Dem: di certo, il passaggio sui ‘molti nostalgici’ è un refrain che circola da tempo, in città, dove il Pd vive ancora il trauma del dopo Arrara e della corsa coraggiosa di un Lele Granziero che non sembra ai record storici del personale entusiasmo politico.

Posto che il Pd, assieme a Cambiamo Abbiategrasso, è il perno dell’opposizione politica cittadina appare chiaro che le sue (future) sorti interessano tutti.

Sorti (future) su cui si addensano parecchie nubi. E non solo per l’addio di Sfondrini. Come direbbe un altro ex democristiano abbiatense di vaglia.. vidarem.

F.P.

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