ABBIATEGRASSO – Abbiategrasso come Londra per una notte. Succede, comes da tempo ormai, in via Carlo Maria Maggi, dove Orietta Piva e la sua famiglia hanno accolto amici, autorità e ospiti per il lancio della nuova Range Rover Evoque.
London Experience era il claim della serata, come sempre curata in ogni dettaglio: i cocktail ‘Brit style’ di Pier Strazzeri, preparazioni dolce e salate di ispirazione britannica a cura del sempre più bravo Loris Moia, acqua Lurisia (partner consolidato).
Le protagonista ovviamente erano loro, le splendide Range Rover Evoque di ultimissima generazione (rimandiamo la descrizione alla sottostante scheda tecnica); un restyling che accentua l’aggressività di una macchina dal grandissimo successo, proiettata sempre più verso i motori ibridi e le basse emissioni.
Molti i personaggi intervenuti, da Alberto Clementi all’ex sindaco Gigi Arrara, dall’influencer Max Ilardi (a cui dobbiamo le foto: grazie!) a molti altri.
Il 2019 segna il 55esimo anno di presenza imprenditoriale della famiglia Piva ad Abbiategrasso e nel mercato dell’auto: papà Giancarlo ha ormai lasciato il posto ad Umberto (con la sua concessionaria Suzuki) e alla vulcanica Orietta, ed assieme rappresentano un invidiabile modello di sviluppo imprenditoriale e di positiva interazione col territorio.
Tanto più importante, in un momento di radicale trasformazione economica come quello che attraversiamo.
Di fatto, ieri sera sono cominciati i 55 anni di Auto Piva: un anniversario importante, non solo per Abbiategrasso, che noi vi racconteremo.
Thank you for the beautiful night, miss Orietta.. See you soon!
F.P.
LA NUOVA EVOQUE
Se lo stile della Range Rover Evoque 2019 è un’evoluzione del precedente, sotto alla carrozzeria le novità sono più marcate. La suv inglese è basata sulla nuova piattaforma PTA (Premium Transverse Architecture) della Land Rover, studiata per ospitare anche motori ibridi “leggeri” oppure ibridi “full” con batterie ricaricabili. Quest’ultima versione arriverà il entro fine 2019 e sarà basata su un nuovo motore a benzina a 3 cilindri, come ha anticipato la stessa casa inglese, mentre l’ibrido “leggero” è ordinabile fin dal debutto. Questo si basa su un impianto elettrico a 48 Volt alternativo a quello a 12 Volt che comprende un motorino elettrico e una batteria supplementare: al di sotto dei 17 km/h, quando il guidatore frena, il motore si spegne e un generatore, che funge anche da motorino d’avviamento (collegato a cinghia), recupera energia e la stocca in una batteria montata sotto il pavimento dell’auto. L’energia accumulata viene utilizzata nelle ripartenze, che diventano più fluide e fanno risparmiare carburante. I motori sono i 4 cilindri Ingenium 2.0 a benzina con potenze 200, 250, 300 CV e 2.0 diesel con potenze 150, 180 e 240 CV; il sistema mild hybrid è di serie su tutte le versioni con il cambio automatico a 9 marce. In futuro arriverà anche il 3 cilindri 1.5 a benzina.
