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Dall'archivio:

A spasso per voi… tra le magiche spiagge di Formentera

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La “magia” di Formentera è assurta agli onori delle cronache grazie al movimento hippy che negli anni 70’consacrò l’isola come il luogo promesso, dove vivere lontano dal consumismo, a contatto con la natura incontaminata. Oggi purtroppo di questa visione è rimasto ben poco soprattutto nei mesi estivi, poiché l’isola attrae nella sua orbita moltissimi visitatori tra cui un nutrito gruppo di VIP italiani, stregati dal mare caraibico, dalle spiagge di sabbia finissima e..dalle poche ore di volo che separano questo piccolo paradiso dall’Italia. A chi sa cercare bene però, l’isola sa regalare ancora un assaggio della sua anima magica e selvaggia, attraverso curiosità e leggende e luoghi ancora poco conosciuti, che vale la pena di conoscere forse più che l’identità dell’ennesima ragazza che Bobo Vieri e compagni trascineranno al Tanga Beach tra Luglio e Agosto.

 

  • La casa nelle Saline. Oltre alle meravigliose spiagge, le Saline di Formentera sono una vera attrattiva per i turisti. L’incantevole palette di colori che vira dal rosa tenue al rosso acceso sembra essere stata rubata alla tavolozza di un impressionista. Eppure l’origine dei colori delle saline sembra essere molto meno romantica: si narra infatti che al loro centro vivesse una famiglia molto ricca ma molto avara, per questo invisa alla popolazione. Come per una punizione divina, un maremoto improvviso sommerse la casa della famiglia che vi morì dentro tingendo l’acqua rosso sangue. Le fondamenta della casa sono ancora visibili sul fondo delle Saline.

  • Es Calò DesMorts Questa caletta è una delle più incantevoli di tutta Formentera, sicuramente perché rifugge la mondanità dal momento che non è immediatamente raggiungibile per i turisti giornalieri che arrivano da Ibiza e preferiscono farsi fotografare sulla instagrammatissima SesLletes. Ma sarà anche per il suo nome che il turista medio la evita? La leggenda vuole che proprio in questa baia fosse venuto un cacciatore ad uccidere un caprone. Non vedendolo fare ritorno i suoi compaesani lo andarono a cercare, e lo trovarono morto. Sotto il suo corpo nella roccia era impresso un segno a forma di testa di capra, simbolo satanico per eccellenza che è tutt’ora visibile. Sia che vogliate sincerarvi della veridicità della leggenda oppure no, io vi consiglio di visitarla Es Calò des Morts la mattina presto o la sera tardi. Ne resterete innamorati.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I Fari di Formentera. Ad entrambi i capi dell’isola vi sono due fari, entrambi luoghi davvero incantati. Se il Faro della Mola nella parte più alta dell’isola ispirò anche Jules Verne che lo definì nel suo romanzo “Hector Servadac” come “il luogo dove tutto finisce” il faro di Cap de Barbaria non è meno affascinante. Colpisce immediatamente l’aspra e asciutta formazione rocciosa a strapiombo su un mare di intenso blu d entrambi i luoghi. Ma nel guardarvi intorno, attenti a dove mettete i piedi! Il terreno in questi due punti è cavo e ospita diverse grotte, ognuna con la sua storia. Non è difficile immaginare che Cap de Barbaria sia stato scelto come attracco per le navi dei pirati prima e come primo rifugio per gli hippy poi, data proprio questa sua conformazione. La grotta più facile da individuare qui è quella alla destra del faro, la Cova foradada dove con un po’ di attenzione potrete calarvi nel sottosuolo per godere di una vista sul mare impareggiabile. Se trovate delle piccole costruzioni di tre pietre una sopra all’altra, non meravigliatevi: pare che questo luogo esaudisca i desideri! Se invece non siete tipi romantici, tornate al Faro della Mola e cercate la Cova de Fum dove si narra che i pirati siano stati uccisi col fumo dai nemici o ancora la Cova Mala. Ma attenti a non entrare nella Cova Mala più di due volte! Alla terza si dice vi aspetti la morte.

  • Il Drago di Es Vedrà se volete godervi un tramonto davvero mozzafiato cercate un baretto dalla parte dell’EstanyDesPeix e poi osservate: nella luce rossa del tramonto sembra emergere dalle acque dorate un enorme drago!
  • È la curiosa composizione che forma l’isolotto di Es Vedrà con l’isola di Ibiza. Oltre alla sua curiosa forma, molte sono le leggende che gravitano attorno a questo luogo: c’è chi ritiene che sia parte dei resti della mitica Atlantide o addirittura l’isola delle sirene dell’Odissea di Omero. Certo è che l’isola abbia inspiegabilmente un campo magnetico molto potente, paragonabile a quello del triangolo delle Bermuda, che riesca a mandare in tilt le bussole e che faccia perdere il senso di orientamento ai volatili. Da qui le voci secondo cui possa essere una base sottomarina militare, o addirittura aliena. Altri ancora sostengono che vi abiti una strega, e che all’ingresso della sua grotta si debba lasciare un pegno. Sta a voi quale versione scegliere, io preferisco la versione degli Ibicencos che credono che l’isola abbia poteri benefici e curativi che valgono omaggi e preghiere.

Per ulteriori info: https://www.affittoformentera.com/calo-des-mort/

Siete pronti a lasciarvi stregare?

 

Federica Goi

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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