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A Robecco sul Naviglio venerdì si discute del dramma siriano

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

ROBECCO SUL NAVIGLIO – A Robecco sul Naviglio il prossimo 19 maggio, parleremo di Siria, di un conflitto che è entrato nel settimo anno e che ha prodotto oltre 500.000 vittime di cui oltre 20000 bambini.

La metà della popolazione siriana ha dovuto abbandonare le proprie case per vivere da sfollata dentro e fuori dai confini del paese alla ricerca di una nuova vita. La metà dei 5 milioni di profughi fuggiti dalla Siria sono bambini e vivono in condizioni di estremo disagio.

Si stima in tre milioni il numero dei bambini siriani che, per effetto della guerra, sono privati di un’educazione scolastica.

Ogni giorno centinaia di persone si mettono in viaggio sognando una vita migliore ma spesso finiscono tra le mani di trafficanti o in centri di detenzione. Tanti sono i bambini, bimbi che sanno che alle loro spalle è tutto perduto e davanti a loro nulla è sicuro. Bimbi che non minacciano, non chiedono, non invadono, aspettano solo di sapere cosa accadrà domani.

Ecco perché è necessario parlare di Siria; il Cuore in Siria Onlus lo fa e continuerà a farlo soprattutto per questi tanti bambini che stanno soffrendo e che hanno diritto a una vita di normalità.

Ne parleremo il 19 maggio, alle 21, presso il Circolo Cooperativo di Robecco sul Naviglio, in via Roma 11. All’incontro organizzato da Gas Gaiaspesa e il Cuore in Siria Onlus, patrocinato dal Comune di Robecco sul Naviglio, interverranno: Fortunata Barni (sindaco); Valentina Parco (Gas Gaiaspesa); Claudia Ceniti (presidente de il Cuore in Siria Onlus).

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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