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Dall'archivio:

A proposito di sicurezza in città: un film visto già troppe volte (da parte di tutti). Non lamentatevi se poi qualcuno s’incazza e gioca a fare l’ispettore Callaghan….

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MAGENTA -” In queste ultime 3 settimane, nonostante i dati diffusi da un recente dossier nazionale dicano l’esatto contrario, Magenta è stata presa di mira dalla delinquenza anche se siamo in epoca di Coronavirus. Microcriminalità più o meno organizzata che di notte colpisce senza curarsi se i proprietari siano o meno nelle loro dimore. E’ un fenomeno molto preoccupante e che avviene con cadenza ciclica. Ricordiamo ancora le parole di alcuni esponenti locali delle nostre Forze dell’Ordine che nel corso di una conferenza stampa d’inizio anno sull’attività della Polizia locale ci spiegavano quanto sta accadendo adesso.

Ovvero, bande di veri e propri delinquenti, che si spostano da un luogo all’altro, e in quel luogo mettono a segno furti e rapine in serie più o meno con le stesse modalità e negli stessi orari. Ovvero, sovente a notte fonda (dalle 3 in avanti spesso), quando la città è terra di nessuno. Insomma, quasi dei migranti del crimine. Non che la cosa sia in qualche modo consolatoria, è solo il tentativo di dare una spiegazione al fenomeno in atto. Così come invero non ci consolano più di tanto i comunicati stampa delle Opposizioni e del Partito della Nuova Italia, che entrambi puntano l’indice contro il Vice Sindaco ‘sceriffo’. Ma si sa ci sta nel gioco delle parti che però al cittadino mazzato e magari derubato, frega nulla o quasi infastidisce.

Anche se entrambi i partiti offrono delle indicazioni all’Assessore  Simone Gelli poco conta. Di fatto, noi crediamo che i varchi all’ingresso della città, al pari delle telecamere, così come il controllo di vicinato – iniziativa avviata con il Sindaco Marco Invernizzi e di cui nulla si è più saputo – siamo tutte buone iniziative ma alla fine dei conti siano semplici palliativi. E’ come dare un’aspirina a chi ha bisogno di una cura da cavallo.

Già perché pensate veramente che questi personaggi che entrano nelle case della gente con strafottenza, in alcuni casi la narcotizzano, o la stordiscono, arraffano il maltolto e se ne vanno indisturbati, se ne facciano tanto delle vostre telecamere? Gente che poco meno di venti giorni fa hanno colpito in via Novara, con un paio di colpi pianificati, in esercizi commerciali, lato strada, a nemmeno 200 metri di distanza dalla Caserma dei Carabinieri?  Intendiamoci, non diciamo che le telecamere non servano, ma non sono certo il mezzo numero uno per dissuadere i criminali. Anzi, semmai, i varchi finora sono serviti a qualche Sindaco per fare cassa. Magari beccando qualche automobilista sbadato con assicurazione o revisione scadute….

L’unico vero antidoto è il CONTROLLO SERIO E RIGOROSO DEL TERRITORIO.  Lo scriviamo a lettere cubitali, perché pensiamo che lo si debba ricordare non tanto ai nostri Sindaci, che si devono barcamenare da anni in questa situazione penosa. Ma a chi in fondo potrebbe battere i pugni per cercare di cambiare la situazione.  Il tema di cui scriviamo, infatti, per certi versi, è trito e ritrito.

Ci ricordiamo nella nostra carriera da cronisti locali che l’unico Sindaco che cercò in qualche modo di portare a Magenta una Tenenza dei Carabinieri fu Luca Del Gobbo.  Parliamo di questo non per piaggeria nei confronti di Del Gobbo, ma perché l’unica possibilità di avere un maggior controllo del territorio passa proprio da qui.

luca del gobbo

Oggi Magenta dipende dal Comando Compagnia di Abbiategrasso dell’Arma. I militari hanno in servizio alla notte un radiomobile che deve coprire un territorio vastissimo, da Motta Visconti, in pratica alle porte di Pavia, fino a Bareggio.  Basterebbe questa considerazione per chiuderla qui. Perché anche un bambino capirebbe che in una situazione del genere per questi farabutti che entrano nelle nostre case è come un invito a nozze.

Certo in questi anni si sono tentati dei palliativi, il Patto di Sicurezza Urbana, con alcuni turni serali (ma al massimo fino all’una di notte ndr) da parte dei Comandi di Polizia locale dell’est Ticino, le cosiddette ‘Operazioni Smart’ propagandate in pompa magna dalla Regione, ma che in realtà servono più a togliere dalla patente (giustamente) qualche punto, a qualche etilista indefesso, che a sventare rapine o colpi al bancomat  con tanto di esplosivo (è successo anche questo nel recente passato…).

Un amico avvocato, a cui sta particolarmente a cuore la Sicurezza e che personalmente, avremmo visto volentieri nella Giunta attuale, come Assessore alla Sicurezza – non foss’altro (consentiteci la battuta…) anche perché è un ottimo cecchino …-  ci spiegava, tempo fa che anche volendo, i contratti attuali che disciplinano l’attività degli agenti della Polizia locale non consentono turni notturni. Senza contare, l’aggravio di spesa per i Comuni e la carenza di uomini strutturale

Tutto questo, è bene anche questo RIMARCARLO, perché nel nostro Paese da anni in Finanziaria, si tolgono soldi alle Forze dell’Ordine, viste sempre come un nemico, soprattutto dalla visione ideologica comunista post sessantottina che sostanzialmente osteggia la divisa (di fatto è un portato che fa parte del DNA di chi sta a sinistra, un caso a parte fu il Ministro dell’Interno Minniti, un grande ministro e chiaramente osteggiato dalla sinistra radicale….), idem dicasi per i tagli in Sanità.

Esattamente quello che non si dovrebbe fare in un Paese civile: dove SANITA’ e SICUREZZA,  sono i principali diritti che debbono (o dovrebbero …) essere garantiti ai cittadini. 

In verità al di là dell’odio atavico di qualche sinistro per le “guardie” c’è da registrare la sostanziale cialtroneria della nostra classe politica che sta a Roma. Più o meno di tutto l’arco costituzionale. Vedasi gli ‘animalisti’ eletti a loro insaputa nel nostro territorio, o altra gente, ormai cavalli politici bolsi della destra, che nel loro partito (FDI) hanno intrapreso la strada del tramonto. 

Perché, di fatto, chi sta qui in periferia, può solo arrangiarsi come può. Ma le decisioni strutturali su questo fronte vengono prese in Parlamento. E anche qui tocca ripeterci. Chi rappresenta questo territorio nelle massime istituzioni?

Chi presenta mozioni, interrogazioni, provvedimenti parlamentari tangibili, per cambiare le cose e aumentare la SICUREZZA  nel nostro territorio?  Saremmo davvero curiosi di capire chi tra i nostri politici – ultimamente, abbiamo avuto anche Ministri e Vice Ministri – sia sia preso a cuore questa causa.

Certo che – concedeteci questa digressione – finché avremo un Parlamento composto da ‘nominati’ e non da ‘eletti’ con le preferenze, questa gente andrà a nozze perché non dovrà mai confrontarsi col giudizio del popolo, ma solo con quello delle segreterie di partito e con qualche loro sponsor…. 

Eppure, senza scadere nella demagogia, questi Signori si portano a casa decisamente un bel mensile, decisamente superiore a quello dei nostri Sindaci che guadagnano più o meno come degli impiegati….. 

Noi crediamo personalmente che le responsabilità anche su quanto sta accadendo su questo fronte debbono essere rintracciate alle origini. Appunto, in codesti personaggi che in tutti questi anni non hanno combinato praticamente nulla per dare più SICUREZZA a questo territorio (questo discorso vale per la GIUSTIZIA,  completamente ‘sfasciata’). 

Nei nostri Comuni si possono attuare dei correttivi, ma non certo garantire quella sicurezza in una città che di notte – ma il discorso non vale unicamente solo per Magenta sia ben chiaro – è un po’ come il Far West. 

Poi non lamentiamoci se qualcuno deciderà di arrangiarsi come può, salvo poi vedere sempre i soliti innocentisti, strapparsi le vesti se per una volta al ladro sarà andato a male, sarà rimasto al tappeto e si sarà beccato un schioppettata….. sia chiaro, chi scrive NON AMA LA GIUSTIZIA FAI DA TE’,  tutt’altro, però, vedendo il totale menefreghismo della nostra classe politica ai piani alti per la questione sicurezza, ci può stare che qualcuno interpreti alla lettera la parola Far West e decida di fare come l’Ispettore Callaghan…….con tutti i rischi del caso, visto che viviamo in uno strano Paese dove sovente sotto processo va chi ha subito un tentativo di furto o una rapina, mentre per i delinquenti per lo più si aprono fascicoli contro ignoti…..che spesso rimangono tali”. 

 

Fabrizio Valenti

 

 

 

 

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