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A Milano Orfeo ed Euridice nella giungla di plastica con i Duperdu – di Alessandra Branca

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

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DUPERDU

MILANO – Un gioco teatrale e musicale intorno ai temi dell’ecologia e del rapporto umanità/natura. Tra liriche ispirate e contraddizioni del quotidiano, tra idealizzazione della Natura e tentativi di sopravvivenza, ci muoviamo all’interno della struttura di un melodramma comico che prende spunto dal mito di Orfeo ed Euridice, alter ego dei Duperdu nella rappresentazione dei comportamenti umani. Lui, smemorato cantore dai tratti un po’ hippie, è rimasto incastrato nel suo idillio bucolico e si mette in viaggio per riportare indietro lei, che però vive felice nel suo inferno metropolitano pratico, funzionale, plastico. “Non voltarti!” ripete Euridice a Orfeo, ma lui non sa resistere, vuole ritrovarla e riportarla indietro, in un mondo di natura: “Voltati!”, le ripete.

Plinio e Dalia, i loro figli, appaiono per indirizzare i due protagonisti nel loro viaggio: come dèi dispettosi lanciano i dadi e danno inizio un gioco simbolico in cui è difficile orientarsi: ogni casella è una prova da superare, un ostacolo da affrontare. Sono due bambini che guardano gli adulti girare a vuoto: di fatto, stanno chiedendo loro di trovare una soluzione, di accorgersi che una strada possibile c’è.

Nel melodramma irrompe Raul Cremona, nei panni di Aristeo, apicoltore negazionista che, con esperimenti e trucchi di magia, cerca di dimostrare che sono tutte fake news: le api stanno bene e il riscaldamento globale non esiste. D’altronde, come facciamo ancora oggi a fidarci delle previsioni meteo?

Il mondo sonoro e musicale dell’intero spettacolo è generato dall’ “Ecosonia” dei musicisti contemporanei Michele Tadini e Roberto Dani.

In questo viaggio alla ricerca di una melodia della Natura, Euridice/Marta e Orfeo/Wolf giocano con idee e slogan, poesia e concretezza, esempi di un oggi in cui non si sa davvero cosa fare e ci si dibatte tra coerenza e senso di colpa, accuse e pregiudizi, pigrizia e senso di responsabilità, impegno e fatalismo.

I Duperdu hanno iniziato il percorso artistico attorno a temi ecologici in seguito al Premio di Legambiente per il progetto La Canzone Circolare e dopo lo spettacolo Le otto montagne il romanzo di Paolo Cognetti (Premio Strega 2017) dove il contatto con la natura, attraverso i paesaggi emozionali, è ricerca della propria identità.

Teatro della Cooperativa in collaborazione con Minima Theatralia

presenta MELODRAMMA ECOLOGICO

Renato Sarti, direttore Teatro della Cooperativa

prima nazionale

di e con Duperdu (Marta M. Marangoni e Fabio Wolf)
con Plinio e Dalia Wolf per la prima volta in video
drammaturgia Federica Di Rosa
regia, spazio scenico e costumi Marta M. Marangoni
collaborazione scene e costumi Linda Riccardi (tutti realizzati con materiale riciclato)
musiche e canzoni originali Fabio Wolf
ambienti sonori Michele Tadini e Roberto Dani (RAM)
video Gianluca Lo Presti – Mammafotogramma
primo spettatore Renato Sarti
con il patrocinio di Legambiente (Damiano De Simine)

BIGLIETTERIA
martedì | venerdì:
aperta al pubblico dalle 15:00 alle 19:00
sabato, domenica, lunedì chiuso
DURANTE LA PROGRAMMAZIONE:
martedì | domenica:
aperta al pubblico dalle 16:30 per prenotazioni;
dalle 18:30 attività di botteghino per la serata.
Ritiro dei biglietti entro le 19.30
giovedì:
aperta al pubblico dalle 16:30; dalle 18:00 attività di botteghino per la serata.
Ritiro dei biglietti entro le 18.45

ORARI SPETTACOLI
martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica ore 19:45
giovedì ore 19:00
lunedì riposo

BIGLIETTI
intero – 18€; convenzionati – 15€; under 27 – 10€; over 65 – 9€
giovedì biglietto unico – 10€ (+ 1€ prevendita in caso di prenotazione)

ABPRESS

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