MILANO – “Il Dossier statistico Immigrazione 2018, realizzato dal centro studi e ricerche Idos in partenariato con il centro studi Confronti e con la collaborazione dell’Unar, riconferma ancora una volta che la nostra regione, con 1.153.835 stranieri regolari è quella che ne ospita il numero maggiore in tutta la nazione e che Milano, seconda solo a Roma, invece ne conta 459.109. Se è vero che il numero di stranieri presenti nella capitale è maggiore, è anche vero che la densità, in rapporto alla superficie delle due città metropolitane messe a confronto, è maggiore nel capoluogo lombardo.
Il primo paese di origine degli stranieri residenti nella nostra regione il 1 gennaio 2018, secondo quanto riportato nella nota semestrale di Orim e Polis Lombardia, è la Romania con 172.045 rumeni, pari al 14,9% del totale. Seguito dal Marocco con 93.763 marocchini, dall’Albania con 92.565 albanesi, dall’Egitto con 80.939 egiziani e dalla Cina con 66.618 cinesi.
Sempre secondo quanto riportato nella nota, nel 2016 il tasso di delittuosità degli italiani risultava essere pari all’8,2 per mille, mentre quello degli stranieri 5,6 volte superiore, ovvero del 45,8 per mille. Visti i numeri non è difficile credere, dunque, che Milano, secondo quanto emerge dall’Indice di criminalità, l’elaborazione del Sole 24 Ore sui dati del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno, si riconferma capitale del crimine con oltre 7.200 delitti denunciati nel 2017 ogni 100mila abitanti. La città può vantare questo primato per numero di furti, in particolare quelli negli esercizi commerciali.
Insomma, la situazione è ormai chiara, i milanesi e i lombardi sono esasperati e continuano a pagare le conseguenze di un immigrazione sregolata. Si cominci con i rimpatri coatti per chi, con precedenti, viene sorpreso a delinquere nuovamente”.
Lo dichiara Riccardo De Corato, ex vice Sindaco di Milano e Assessore a Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale di Regione Lombardia.
