“Se chiediamo a Washington, diranno che è caduto per merito di Reagan. Se a Mosca, per Gorbaciov. Se in Vaticano, per merito di Karol Wojtyla. Se a Berlino per merito di Kohl. Se a Varsavia, diranno che è stato per merito nostro. Per me ha cominciato a cadere a Danzica, quando la protesta degli operai di Solidarnosc sancì la fine del comunismo: erano dei proletari che protestavano contro la dittatura del proletariato.” – Adam Michnik
A distanza di 29 anni dalla caduta del muro di Berlino c’è un Europa diversa da quella che si era sognato. Non esiste un Unione se non c’è solidarietà e unione di intenti. Il nostro sogno è quello di costruire l’Europa delle identità, delle Nazioni e della libertà. La sfida di oggi è quella di abbattere il muro eretto dalla tecnocrazia e delle lobby che impediscono ai popoli europei di essere liberi e sovrani.