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74° Locarno Film Festival: tutti i premi assegnati e l’atto conclusivo- dalla nostra inviata Monica Mazzei

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LOCARNO (Svizzera) – Seppur con qualche proiezione continuata ancora “postuma”, nella giornata di domenica 15 agosto, le sfavillanti luci della competizione cinematografica si sono ufficialmente spente sabato sera in Piazza Grande. 

Il grande arrivederci e’ per il 3 agosto 2022.
Sul palco della serata finale, il Presidente Marco Solari, commosso, ha rivolto il suo personale pensiero allo scomparso Sindaco di Lugano, Marco Borradori.
L’ha fatto mostrando sullo schermo l’ultima foto scattata con lui, al festival, nei giorni immediatamente precedenti al malore fatale di Borradori.
Si è poi inoltrato nelle considerazioni non solo sul Locarno Film Festival, un festival che ormai ha una risonanza mondiale e sempre in crescita, grazie anche alla benedizione di Berna, che ha aumentato ulteriormente il credito destinatogli… Ma anche al Canton Ticino, ormai imprescindibile nella coesione del Paese tutto, grazie anche ad uno sviluppo inarrestabile, partito con la nascita dell’Università della Svizzera italiana negli anni Novanta; e grazie ad uomini ticinesi di grande valore, che hanno lottato per affermare il Cantone a Berna.
In piazza, consegnato anche un premio speciale LIFETIME ACHIEVEMENT AWARD al regista Dario Argento, direttamente dalle mani di un altro “folle ed illuminato” cineasta: John Landis. 
Il direttore di tanti film dell’horror e’ una vecchia conoscenza del festival, ed il suo arrivo e’ stata una sorpresa fuori programma.
Sul palco, conferiti anche il PRIX DU PUBLIC UBS al film “HINTERLAND” ed il VARIETY PIAZZA GRANDE AWARD al film “ROSE”; il primo nominato viene destinato con votazione di maggioranza, da parte del pubblico “locarnese”, al film giudicato come il più bello.
Ed ora debbo riferire un mio grandissimo rammarico: purtroppo, per una svista, non ho realizzato che quest’anno i Palmarès, per la prima volta, invece che in Piazza Grande, sono stati assegnati con cerimonia ufficiale presso il Cinema Gran Rex di Locarno.
Avrei potuto esserci, in quanto la cerimonia è stata riservata alla stampa.
Mea culpa! Non mi fosse sfuggito, avrei scattato foto professionali dal vivo, e sarebbe stata la ciliegina finale del mio lavoro di quest’anno!
L’anno prossimo, certo, non mancherò.
Naturalmente, in fondo a questo mio ultimo articolo 2021, ne allego la lista, insieme al link video dell’ultima serata in Piazza Grande, così come l’ho appena descritta.
Troverete inoltre i video delle conferenze con il cineasta John LANDIS, che ha raccontato in modo generoso, aneddoti della sua carriera, e che al festival aveva ricevuto la sera prima, il Pardo d’Onore Manor.
Inoltre, i video della conferenza con Kim e Flurina Nuesch, “The Nuesch Sisters”.
Le due conversazioni con Giona A. Nazzaro erano in lingua originale.
In breve, non tradendo la sua fama di regista comico, Landis, anche attore e sceneggiatore, ha raccontato aneddoti divertenti dei film da lui girati “Animal House” e “The Blues Brother”.
Le ospiti Kim e Flurina hanno raccontato la loro carriera, nell’ambito del settore audiovisivo svizzero, nel quale hanno profuso grande talento.
Nella conversazione sono state affiancate da Giona A. Nazzaro (Direttore artistico Festival) e da Dorothea Strauss, (scrittrice tedesca).
LE MIE ULTIME RECENSIONI 
Piazza Grande 
Prima mondiale
100 MINUTEZ, di Gleb Panfilo.
Colore, 105′
Russia, 2021
Ivan Denisovic è un soldato sovietico che è scampato alle torture naziste.
È convinto sia stata la figlioletta, sotto forma di spirito, a guidarlo quando gli hanno imposto di camminare su un campo minato, ad esempio.
Quando però fa rientro in patria, dopo essere fuggito con un solo altro commilitone scampato come lui, le cose purtroppo non vanno meglio: la legge di Stalin prevede che chi è stato fatto prigioniero di guerra dal nemico, sconti dieci anni di duro lavoro forzato.
Ivan sopporterà tutto. Ciò che lo tiene in vita, sono le lettere di quella figlia nel frattempo cresciuta e diventata mamma a sua volta.
Il film si basa sul romanzo di Solzenicyn e rimanda a tutte le sfumature consone alle malinconiche ed avare atmosfere della gelida madre Russia, nelle quali, come nei racconti di dostoevskijana memoria, il protagonista si mantiene buono nonostante le cattiverie disumane del suo prossimo, pervaso sempre di grande fede e amore per una persona, un ideale o per Dio.
Concorso internazionale 
Prima mondiale.
JUJU STORIES, di C.J. “Fiery” Obasi 
Colore, 84′
Nigeria/Francia, 2021
Il film si compone di tre capitoli.
Nel primo, “Pozione d’amore”, la protagonista fa ricorso alla magia per farsi ricambiare dall’uomo che ama.
La pozione funziona. Ma il rapporto no: non resiste nemmeno alle piccolezze del quotidiano, portando la protagonista a stufarsi subito di un innamorato che rimarrà con il cuore spezzato…
In “Yam”, i protagonisti vivono semi per strada e mangiano uno strano cibo che qualcuno ha avvelenato, con conseguenze allucinanti per un malcapitato che non uscirà mai più da un “viaggio” nella sua testa.
In “Suffer The Switch”, una maligna ragazza dotata di poteri occulti, farà fuori chiunque si metterà tra lei e la migliore amica della quale è segretamente innamorata.
Retrospettiva 2021 
SCUOLA ELEMENTARE, di Alberto Lattuada
b/n, 100′
Italia/Francia, 1955
Uno dei film selezionati per la retrospettiva della 74 edizione, dedicata al cineasta Alberto Lattuada.
Una storia che mette a nudo, con picvoli dettagli, come le differenze sociali influiscano sui rapporti di vecchia data, sgretolando ideali e fiducia.
Interessante il ruolo di una giovane maestra alle prime armi, mostrata, come il costume dell’epoca imponeva, bisognosa per credere in se stessa, dell’appoggio morale e dei consigli di un uomo.
Film che sottolineano costume e società di un’Italia che non esiste più.
Piazza Grande 
Film chiusura 74 edizione.
RESPECT, di Liesl Tommy 
Colore, 145′
USA, 2021
Il film racconta in modo strepitoso la storia vera di Aretha Franklin, partendo dalla sua infanzia in una famiglia di genitori divorziati, con un padre medio borghese e pastore battista, ed una madre che rivendicava la sua libertà ad autodeterminarsi (che tramando’ alla figlia).
Aretha fin da piccola manifestò un incredibile talento naturale, che surclassò presto le due sorelle maggiori, a propria volta cantanti e musiciste.
Alla morte prematura della genitrice, sarà l’amore per la musica a sostenerla.
E sempre questo amore metterà sul suo cammino gli uomini della sua vita e lotte continue, per affermare e sganciare se stessa dell’autorità maschile.
“Non permettere a nessun uomo di dirti cosa fare del tuo talento”, le aveva detto la madre. Non da ultimo, grazie alla musica vincerà infine i propri demoni interiori, che l’avevano portata sulla strada dell’alcolismo.
L’attrice che impersona l’icona della musica soul, Jennifer Hudson, fu approvata dalla stessa Franklin che in lei rivide se stessa.
Ne riascoltiamo i più grandi successi e la vediamo lottare prima contro il padre (con il quale poi si riappacificherà), e poi con un compagno che prima le fa da pigmalione e poi vuole sottometterla.
Si narra anche dell’amicizia di una vita con Martin Luther King, sino al tragico assassinio di quest’ultimo.
Aretha non diventerà solo una ineguagliabile stella della musica nera, ma anche un simbolo di affermazione e speranza per tutti i neri e per tutte le donne.
“Respect” che da il titolo al film, è anche il nome di una sua celebre canzone, sul rispetto che ogni donna dovrebbe ricevere dal compagno.
Ne scaturisce un film coinvolgente ed irresistibile.
Nelle due foto:  il cineasta JOHN LANDIS premiato con Pardo d’Onore Manor, in mezzo al Sindaco di Locarno Alain Scherrer e al Direttore artistico del Festival, Giona. A. Nazzaro.
I video summenzionati:
PREMIAZIONE SERATA FINALE IN PIAZZA GRANDE:
https://fb.watch/7p3-a4zEyC/
JOHN LANDIS:
https://fb.watch/7p3HBIMBom/
https://fb.watch/7p3M931ws3/
KIM E FLURINA NUESCH:
https://fb.watch/7p3OYyTLi2/
PALMARÈS LOCARNO FILM FESTIVAL 74:
– Pardo d’Oro Concorso internazionale a:
Edwin
– Pardo Migliore interpretazione femminile a:
Saskia Rosendhal
– Pardo d’oro Concorso Cineasti del Presente a:
Francesco Montagner
LISTA COMPLETA:
– Concorso Cineasti del presente: Premio speciale della giuria Ciné+
L’ÉTÉ L’ÉTERNITÉ di Émilie Aussel (75′)
– First Feature: Swatch First Feature Award (Premio per la migliore opera prima)

SHE WILL di Charlotte Colbert (95′)

 
– Concorso Cineasti del presente: Pardo per la migliore interpretazione femminile
Saskia Rosendahl per NIEMAND IST BEI DEN KÄLBERN di Sabrina Sarabi (116′)
 
– Concorso Cineasti del presente: Pardo per la migliore interpretazione maschile
Gia Agumava per WET SAND di Elene Naveriani (115′)
 
– Concorso Cineasti del presente: Pardo d’oro Concorso Cineasti del presente
BROTHERHOOD di Francesco Montagner (97′)
 
– Concorso Cineasti del presente: Premio per il miglior regista emergente
Hleb Papou per IL LEGIONARIO (82′)
 
– Concorso internazionale: Pardo per la migliore interpretazione maschile
SIS DIES CORRENTS (The Odd-Job Men) di Neus Ballús  (85′)
 
– Concorso internazionale: Pardo per la migliore regia
ZEROS AND ONES di Abel Ferrara  (85′)
 
– Concorso internazionale: Pardo d’oro
SEPERTI DENDAM, RINDU HARUS DIBAYAR TUNTAS (Vengeance Is Mine, All Others Pay Cash) di Edwin (114′)
 
– Concorso internazionale: Pardo per la migliore interpretazione femminile
GERDA di Natalya Kudryashova (111′)
 
– Concorso internazionale: Premio speciale della giuria
JIAO MA TANG HUI (A New Old Play) di QIU Jiongjiong (179′)

Monica Mazzei 
Freelance culturale 

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