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Dall'archivio:

74° Locarno Film Festival/2, le nuove recensioni. Dalla nostra inviata Monica Mazzei

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

Concorso internazionale.
Prima mondiale.
GERDA, di Natalya Kurdryashova
Colore, 111’
Russia, 2021.

“Foreste”, immerse in una penombra interiore da abbattere, sono le protagoniste di questo lungometraggio.
Foreste in cui perdersi e cercare se stesse.
La protagonista, la giovanissima Gerda, soprannome per Lera, corre all’inizio il rischio di una pericolosa dentificazione con il vittimismo e il distacco dalla vita della madre.
È cresciuta troppo in fretta, Gerda.
Lavora come spogliarellista per mantenersi agli studi. Ha “colleghe” aggressive, che però, nel momento del bisogno l’aiutano sempre.
Lavora duro, tra scuola, night, richieste dei clienti e un occulto incarico di operatrice per “sondaggi di soddisfazione cittadinanza” di porta in porta, da parte della sua facoltà di sociologia.
Si sforza di capire e aiutare tutti.
Ma tutto il dolore che assorbe dal prossimo, genitori e non, rischia di annullarla.
Di domicilio in domicilio, entra anche nelle miserie e tristezze altrui. Fatica a non farsi coinvolgere. Ma vede via via anche un sottobosco di persone che pensa che il suo aiuto e le sue parole di conforto siano forse dovute. È il caso della bambina che non la ringrazia per la cioccolata. Altre persone invece temono i suoi sondaggi… E poi c’è sempre lei, Gerda. Anche Gerda soffre. Soffre moltissimo. A volte si chiude in un mondo “fluttuante”, per sfuggire ad una pesante realtà.
Nel momento in cui prova a comprendere anche il padre, lui non capisce il gesto della figlia. O forse lo sfugge, perché in fondo, cambiare non vuole.
Scopriamo che lavora in polizia. E la sua pistola rappresenta il suo unico potere, la sua sua forza ed identità, il suo controllo e ricatto emotivo.
Nel frattempo, Gerda mette tutti un po’ alla prova. Quanta delusione da parte degli uomini della sua vita, nessuno che abbia un po’ di coraggio!
Del resto, lei fa un po’ paura. I suoi occhi sono grandi, silenziosi e tristi. E li mettono sempre difronte a se stessi. Suscitano soggezione.
E lei spesso la usa questa tristezza: può servire persino come arma di difesa!
Poi un ricordo d’infanzia si affaccia. Non sappiamo se quell le parole della madre fossero vere o solo un desiderio di distaccarsi da lei, bambina ancora ignara della vita e dolce.
E l’ultimo gesto di Gerda sarà un significativo: “fate tutti come vi pare!”. …

Piazza Grande.
FREE GUY, di Shaw Levy
Colore, 115’
USA, 2020

Guy è un anonimo cassiere di banca.
Scoppia sempre di gioia e positività, in una città, Free City, nella quale tutto sembra fin troppo perfetto e tutto si ripete quotidianamente secondo quel che pare essere un copione.
Ricorda un po’ le traversie di Jim Carrey in un noto film. Ma qui non si tratta di una vita costruita da un reality: questo film racconta le avventure di un personaggio che scoprirà di essere solo il figurante di un famoso videogioco!
Quando Guy si innamorerà di uno dei personaggi avatar di una vera giocatrice, di colpo si trasformerà in un “vivente”.
Da qui le gag, i colpi di scena e gli esuberanti effetti speciali, per due ore di puro divertimento e leggerezza, durante le quali il nostro dovrà salvare “il mondo”!

Open Doors: Screenings
NGUOI TRUYEN GIONG, di Bui Kim Qui
Colore, 87’
Vietnam/Germania, 2014

Nelle foreste vietnamite, vivono un padre rimasto solo con un figlio che soffre di ritardo mentale.
Cerca di spiegargli che è ora si trovi una moglie, ma lui gioca ancora come un bambino e adora catturare le rane.
A vivere con loro accolta una giovane bellissima, scelta dal padre per il figlio, come futura genitrice della stirpe della sua discendente, “unica speranza di sopravvivenza per la loro specie ed unico senso per la loro esistenza”.
Tra una strategia e l’altra deciderà di “inseminare” personalmente la giovane, che, sconvolta, si ribellerà ad un nucleo patriarcale per il quale la sua opinione non conta nulla…

Locarno Kids: Locarno Kids Award La Mobiliare a Mamoru Hosoda.
BAKEMONO NO KO, di Mamoru Hosoda
Animazione, colore 119’
Giappone, 2015

Il piccolo Ren ha perso entrambi i genitori ed e’ l’ultimo discendente maschio di una dinastia molto ricca. Per questo motivo, è conteso da antipatici ed opportunisti parenti. In cambio della sua “prigionia” potrà avere ciò di cui avrà bisogno.
Ma Ren manifesta subito una grande personalità, e a soli dieci anni fugge per finire in un mondo parallelo abitato da fantomatiche “bestie” e regole di vita e di combattimento.
Resterà a vivere qui fino all’età del liceo.
Farà ritorno al suo mondo formato come un vero uomo, ma restando umile e dedito all’apprendimento.
Ma resteranno i suoi fantasmi da combattere e vincere per chiudere definitivamente con il passato.

Concorso cineasti del presente.
Prima mondiale.
MOSTRO, di Jose’ Pablo Escamilla.
Colore, 77’
Messico, 2021.

Il mostro altro non è che un sistema, quello messicano, che a giovani senza speranze sembra offrire solo il consumo di sostanze chimiche per regalarsi un po’ di ebrezza, e dimenticare le tragiche condizioni di vita.
Due adolescenti, dopo il lavoro come operai, condividono solo questo interesse. Fin quando Alexandra scomparirà e Lucas, provera’ il brusco risveglio di scoprire che le autorità non lo aiutano per niente…

Concorso cineasti del presente.
Prima mondiale.
BU YAO ZAI JIAN A, YU HUA TANG, di NIU Xiaoyu
Colore, 100’
Cina, 2021

Una giovane appena laureata, torna a cada per quelle che saranno le sue ultime vacanze estive dai nonni. La tristezza prevale: il nonno e’ malato e la nonna ormai comincia a dimenticare tutto.
In lei nascerà il conflitto tra la fatica di sganciarsi dal passato ed il fardello dei suoi ricordi ed entrare veramente nella vita adulta.
Ma la fine ce la farà.
Quando, in una tavolata vista in sogno con i suoi genitori persi anni prima, da bimba si “incarnerà” finalmente da donna.

Piazza Grande
Prima mondiale
IDA RED, di John Swab
Colore, 111’
USA, 2021

Ida “Red” Walker, soprannominata così per il colore dei capelli ed un carattere irriducibile, rappresenta una garanzia nel mondo criminale, anzi, una vera leader.
Ma alla fine anche un capo viene acciuffato e lei sta scontando una pena per omicidio che non la vedrà uscire viva dal carcere.
Dopo diversi tentativi di patteggiamento, i due figli, celebri a loro volta per le proprie festa criminali, dovranno organizzare la sua evasione per non farla morire in prigione.
Su uno sfondo fatto di azione ed ironia, le vicende della più piccola della famiglia, che “promette già bene”… Il sangue non è acqua

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Concorso cineasti del presente
Prima mondiale
STREAMS, di Mehdi Hmili
Colore, 122’
Tunisia/Lussemburgo/Francia, 2021.

Una madre di famiglia viene violentata da un amico in auto, in una zona isolata.
Ma per la polizia, si è trattato di atti osceni in luogo pubblico, oltre che di adulterio, pure punito, visto che l’unica sposata è lei.
Viene arrestata e deve scontare la sua ingiusta pena.
Quando esce, le viene offerta l’unica possibilità di poter sopravvivere, visto che il marito non la vuole più: lavorare come cameriera e intrattenitori e in un club serale per uomini.
Inaspettatamente troverà una comunità umana e farà nuove amicizie.
Ma la sua preoccupazione resta il figlio minore, anche lui ripudiato dal padre, è schiavo ormai di cattive compagnie e di ogni pericoloso vizio….

Histoire(s) du cinema: Premio Cinema Ticino a Sonia Peng
FORTAPASC, di Marco Risi
Colore, 106’
Italia, 2009

La storia vera del giovane praticante giornalista Giancarlo Sisni.
In una Napoli avvinta dalla Camorra ed in uno scenario di stragi a cielo aperto, il giovane idealista si spinge troppo in là e gli costerà la vita, nonostante avvertimenti e i consigli a lasciar perdere dei maestri di sempre.
Qualcuno però si approfitterà anche del suo ingenuo eroismo, contribuendo a spingerlo oltre, per poi mettersi al sicuro…
Giancarlo aveva ormai deciso di cambiare il mondo è anche negli atenei teneva infuocati comizi, con i quali voleva plasmare la nuova gioventù…
Non mancano però nel film una dose di poesia è tenera ironia, delineando la personalità di giovane dolce e mite, che forse voleva sconfiggere il male con la sola forza dei suoi pensieri…

Concorso internazionale.
Prima mondiale.
ZEROS AND ONES, di Abel Ferrara.
Colore, 85’
Germania/Gran Bretagna/USA, 2021.

La storia inizia dopo eventi apocalittici, in un mondo dominato da sconnessi messaggi religiosi e dal terrorismo sanitario.
Una tribù emarginata riesce a vivere comunque, tra una mascherina e un disinfettante, di stupefacenti e sesso sfrenato. Sullo sfondo, le posizioni di due fratelli gemelli, dei quali uno denominato “il rivoluzionario”, in un mondo tetro fatto di strade disabitate, dove il rischio di essere arrestati e’ sempre dietro l’angolo.
L’unica speranza sembra la venuta di un nuovo “messia”, la cui nascita potrebbe riportare il mondo a com’era prima…

Concorso cineasti del presente
Prima mondiale
SHANKAR’S FAIRIES, di Irfana Majumdar
Colore, 88’
India, 2021.

1962, India.
Le vicende di Shankar, un umile uomo che si è adeguato con mille talenti alle esigenze di una nobile famiglia indiana.
Fa amicizia con la figlia maggiore della coppia, che si affeziona moltissimo a lui e adora i racconti che il servitore inventa per lei ogni giorno.
Una storia tenera in una cornice serena e fiabesca, come un tempo me sono esistite.
La madre però non vede di buon occhio questa alleanza e cercherà di dividerli.
La bimba si ammalerà…

Piazza Grande
Prima mondiale.
YAYA E LENNIE – THE WALKING, di Alessandro Rak
Animazione, Colore 90’
Italia, 2021

A Napoli c’è stato un disastro che ha ridotto la città ad una foresta pluviale, popolata di nuove e speciali creature.
I giovani nati dopo il disastro sono inseguito dalle Istituzioni che vogliono arruolarli nel sistema.
La protagonista ama solo la musica, la libertà e camminare e dice che tutto ciò che ucciderà lei ed il suo semplice amico gigante buono, sarà ciò “che amano”.
Nuovi amici si affacceranno nella lotta per la libertà, per una storia piena di immaginazione e belle musiche originali, che rendono questa pellicola un autentico capolavoro, creato sull’arco di tre anni.

Monica Mazzei
Freelance culturale
monica.mazzei.eventi@gmail.com

Foto tratte dalla pagina Facebook ufficiale del Festival

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