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Dall'archivio:

44 anni fa la prima punta di Portobello, il programma che cambiò la storia della TV

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO – “Egregio Direttore, il 27 maggio 1977 in prima serata sul secondo canale Rai ovvero Rete 2 andava in onda la prima puntata di “Portobello”, programma condotto da quell’indimenticabile professionista che fu Enzo Tortora con regia di Gian Maria Tabarelli (primo regista del programma) seguiranno altri registi storici della tv: (Maria Maddalena Yon, Beppe Recchia,Gian Carlo Nicotra), per un programma che incollava al teleschermo famiglie intere del Bel Paese.
Stavano fortunatamente finendo gli anni 70 e il monopolio sovietico della tv di Stato che comunque produceva programmi eccelsi e innovativi!

 

Il programma andò in onda per sette stagioni dal 1977-1983 per poi riprendere nel 1987 per fatti di “malagiustizia” che tutti purtroppo conosciamo .
Il programma andava in onda il Venerdì sera in una Italia ancora abbastanza agricola e debita alla Chiesa dove le giornate erano ancora scandite dal nascere e calare del sole e le manifestazioni di aggregazione erano soprattutto quelle religiose, istituzionali e partitiche. In questo paese “Portobello” e’ stato una rivoluzione perché iniziò a rendere sempre più partecipi in studio la gente comune o non famosa!
Il conduttore era anche l’ideatore segnando quella creatività tutta italiana senza bisogno di grossi gruppi creatori di format senza anima e corpo ! Un programma dove uno non valeva uno ma doveva avere qualcosa da proporre, un programma che era una scatola magica cinese o una matrioska tv dove c’erano più di un programma in uno.
Un programma che prendeva il nome da una strada della capitale del Regno Unito famosa per il suo mercatino della antiquariato, segno di una Italia e Tv cosmopolita ma senza osmosi servile
Doveva essere il primo programma a colori della storia della tv italiana ma il colore era dentro l’estro e il genio del suo conduttore che vedeva già una tv moderna e concorrenziale che ancora oggi non si è raggiunto.
Un programma che intratteneva con garbo, intelligenza, stimolo e gioia. In seguito molti programmi si sono ispirati a porto bello perché condiziono’ la tv dei decenni avvenire.
Il “dove eravamo rimasti” resterà per sempre uno dei momenti più sinceramente toccanti tragici della TV perché era veramente reale quel supplizio in diretta.

La tv oggi non è più condizionata da quel mitologico programma anche perché dopo aver dato spunto:(chi l’ha visto, agenzia matrimoniale , stranamore, Carramba che sorpresa, i cervelloni, uomini e donne, c’ è posta per te , sogni, il treno dei desideri …..) , non poteva far di più e sfido a trovare un programma in tutte le tv mondiali ad avere creato tanti spin-off tv come il programma con il pappagallo .. Poi la sigla era una vera vitamina C per il buon umore e allegria innata!!
Dove siamo arrivati ?? Beh io sono troppo critico e non voglio essere troppo severo con le tv locali e secondarie che non sono più fucine di talenti ed idee e con le grosse tv che non rischiano più in nuovi contenuti inediti o con le multinazionali dei contenuti che non fanno concorsi per prendere idee anche da sconosciuti!
Una tv che può migliorare magari tornando a fare sigle al livello del suo nome. La Rai può iniziare a far ad esempio un format per creare sigle tv pure sotto versione reality ma almeno con contenuti. Per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di vedere questa antologica trasmissione e sentire la rumorosa ma splendida sigla resta un rimpianto per come è finita la Rai !!Forse è per questo motivo che ne parlano poco e non ripropongono le puntate di quella mitica trasmissione …

 

 

 

Massimo Moletti

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