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4.645.534 chiamate al 112 in Lombardia nel 2019

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MILANO –  Le chiamate ricevute nel 2019 dalle Centrali uniche di risposta (Cur) del numero d`emergenza (Nue) 112 sono state complessivamente circa 12 milioni di cui 4.645.354 in Lombardia e 1.767.591 a Milano. Lo ha riferito il direttore generale dell’Azienda regionale emergenza urgenza della Lombarda (Areu), Alberto Zoli nel corso di una conferenza stampa in Prefettura a Milano alla presenza del prefetto Renato Saccone. Il Nue 112 (numero di emergenza europeo) serve oggi il 42,75% della popolazione italiana, e Zoli ha annunciato che l’obbiettivo è quello di arrivare all’80% entro il 2021, mentre entro quest’anno, grazie ad un accordo, potranno essere geolocalizzati anche le persone che chiamano il 112 e non hanno attivato sul loro smartphone Android e Ios la funzione di localizzazione.

 

Il manager ha quindi spiegato che l'”effetto filtro” svolto dagli operatori 112, cioé il mancato inoltro alle centrali operative del 118, delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco di “chiamate inappropriate”, è stato complessivamente del 54,3%, mentre in Lombardia è stato del 47,6% e nel capoluogo lombardo del 47,1%. “Questo – ha commentato il prefetto – in pratica signica permettere alle centrali operative di impiegare meno risorse, che possono venire così dirottate sul territorio”.
In Lombardia metà delle chiamate al 112, riguardano emergenze mediche, il 34% vengono inoltrate alle competenti centrali dei carabinieri, il 15% alla polizia e l’1% ai comandi dei vigili del fuoco.
Sempre secondo quanto riferito dal dg di Areu, i tempi medi di attesa per il chiamante, sono stati rispettivamente di 7,5 secondi, di 5,5 secondi (Lombardia) e di 4,9 secondi (Milano), mentre i tempi medi del processo che portano all’invio del soccorso appropriato sono stati rispettivamente di 55 secondi, 54 secondi e 48,1 secondi. Zoli ha sottolineato che l’introduzione del numero di emergenza 112 ha ridotto i tempi di intervento, garantisce sempre la risposta (e nel caso il chiamante interrompa la telefonata, viene immediatamente ricontattato), traccia la chiamata e identifica il chiamante, permette la geolocalizzazione e dispone di operatori multilingue. Inoltre, il sistema si è dimostrato in grado di superare agevolmente “crash” e “over booking” di alcune centrali spostandole su altre. Infine l’app “Where are you” di Areu permette l’accesso ai servizi emergenza anche alle persone diversamente abili e alle persone che si trovano nella momentanea impossibilità di parlare.

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