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Magenta/Boffalora, Trezzani replica a Salvaggio sull’area ex Saffa

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MAGENTA BOFFALORA Ultime ore di campagna elettorale e si entra nel vivo dei temi che hanno occupato il dibattito in queste settimane. Esempio ne sia la replica, seppur indiretta, dell’ex sindaco di Boffalora ed attuale consigliere regionale Curzio Trezzani al candidato di Pd e csx, Enzo Salvaggio. Eccola.
 

“Una precisazione sul confronto Del Gobbo vs Salvaggio credo sia doverosa farla. L’altra sera nel corso del dibattito Salvaggio ha riportato alcune #inesattezze in merito all’ambito territoriale della ex #Saffa, che prevedeva in poche parole un accordo comune tra le amministrazioni di #Boffalora e di #Magenta. Per carità, può capitare che si dicano inesattezze, anche se vorrei sottolineare che all’epoca di questo accordo a Magenta il sindaco era Invernizzi e, guarda caso, l’assessore all’urbanistica che si era occupato della faccenda era proprio lo stesso Enzo Salvaggio (quindi anche se vuole presentarsi come novità è già da qualche annetto che bazzica dalle parti di Piazza Formenti).
Tornando all’accordo, questo prevedeva sì che qualsivoglia intervento su quella parte di territorio dovesse essere in sintonia con tutte e due le amministrazioni. Peccato che dopo un’iniziale interlocuzione fitta tra le amministrazioni di Magenta e Boffalora il dialogo sia andato velocemente a scemare, complice una discordanza di visione su come riqualificare quell’area. Noi della Lega di Boffalora abbiamo sempre ritenuto importante che il sito dell’ex Saffa restasse con la destinazione d’uso che era quella di sempre: industriale, ossia mantenere la sua vocazione naturale. Per altri no. Quindi a fronte di un dialogo intercomunale interrotto (con Salvaggio che, è opportuno ribadirlo, era Assessore) e un lavoro di ricerca fra industrie che volessero investire in quel territorio noi di Boffalora abbiamo scelto di andare avanti, trovando un’azienda che si è insediata solo sul territorio di Boffalora, riqualificando e investendo parecchio.
Spiace che una visione poco lungimirante della giunta di centrosinistra di Magenta di allora abbia ripercussioni tutt’oggi sulla porzione di Saffa che era nel territorio magentino. E spiace che l’ex Assessore Salvaggio cerchi scuse ovunque per quelli che sono stati anche suoi errori esattamente quando era in carica.
Magenta deve avere un’altra visione, un’altra prospettiva e, come dice l’amico Del Gobbo, un nuovo rinascimento. Per questi motivi domenica #26giugno bisogna tornare a votare e scegliere il centrodestra e Luca Del Gobbo sindaco di Magenta.

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