― pubblicità ―

Dall'archivio:

Progetto Magenta si chiama fuori: libertà di voto. Una scelta di coerenza

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

In occasione del ballottaggio del 26 giugno la coalizione civica formata da Progetto Magenta, Viviamo Magenta, Next Magenta e Magenta in Salute decide di non dare alcuna indicazione di voto.
La decisione è stata presa dopo riflessioni e confronti al nostro interno e anche in seguito ai colloqui intercorsi con entrambi i candidati alla carica di sindaco.
Ci sembra la proposta oggi più coerente con le scelte fatte finora e con il progetto di un civismo davvero trasversale ai partiti e alle proposte fatte da altre coalizioni.

Ringraziamo tutti quei cittadini che hanno creduto in noi e a tutti coloro che hanno deciso nel corso delle elezioni del 12 giugno di dare il loro sostegno alla nostra proposta.
Noi ripartiamo da qui!

 

Con questo post oggi la coalizione civica di Progetto Magenta ha fatto chiarezza rispetto a cosa fare in occasione del prossimo 26 giugno. Dunque, nessun apparentamento con Enzo Salvaggio, nè tanto meno con Luca Del Gobbo il quale forte anche del vantaggio ottenuto al primo turno, aveva già fatto sapere che non avrebbe fatto accordi.

Alla fine quella di Minardi e Ballarini, è una scelta di coerenza. Una scelta che è la logica conseguenza della premessa di questo percorso.

Sconfessare il ‘civismo’ magari per qualche poltrona sarebbe stata una magra figura. Tanto più se si fosse realizzato quell’accordo coi Dem, da cui Silvia Minardi ha ormai preso le distanze da un decennio.

Peraltro, poi quale reale presa avrebbe potuto avere una decisione del genere rispetto ad un elettorato così trasversale qual è quello di Progetto Magenta?

Meglio, molto meglio, scegliere di fare un passo di lato. Quel potenziale quasi 18% di voti, se voterà il prossimo 26 giugno, lo farà liberamente. 

Tocca ora a Del Gobbo e Salvaggio convincerli della bontà della loro proposta per il buon governo di Magenta. 

F.V.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi