NOVARA “Al momento sono 170 i Comuni del Piemonte che hanno ordinanze adottate o in corso di adozione per l’utilizzo consapevole dell’utilizzo dell’acqua potabile e di limitazione o divieto di usi impropri.
Ci sono poi 10 Comuni, tutti localizzati nel Novarese, che hanno dovuto ricorrere all’interruzione notturna della fornitura”. Lo ha affermato il presidente della Regione, Alberto Cirio, nel corso di una conferenza stampa sulla crisi idrica. “Il Piemonte e’ tutto in emergenza – ha spiegato – ma in modo disomogeneo, perche’ nelle pianure dove approvvigioniamo pescando da falda bassa, al momento non siamo in crisi, anche se si registra un utilizzo molto superiore a quello che e’ la media del periodo. Siamo invece il grave emergenza per quanto riguarda l’acqua che arriva dalle montagne”.
“In provincia di Torino – ha detto – al momento sono 80 i Comuni che hanno predisposto o stanno predisponendo ordinanze che invitano all’utilizzo consapevole dell’acqua e nello stesso tempo iniziano gia’ a vietare l’utilizzo non potabile e abitativo. Soltanto pero’ in tre di questi e’ stato necessario intervenire con autobotti per rifornire di notte le cisterne”.
In provincia di Cuneo “abbiamo 10 comuni con l’ordinanza, sono tutte aree montane o pedemontane e in 5 localita’ si e’ gia’ intervenuti con autobotti. A Biella e Vercelli 9 Comuni hanno predisposto queste ordinanze e abbiamo 12 interventi con autobotte. Ad Alessandria 30 Comuni hanno l’ordinanza e abbiamo un intervento con autobotte, mentre Asti ha la situazione meno critica, poiche’ preleva al 100% da faglie profonde e non dalle montagne”. “La situazione piu’ critica – ha concluso Cirio – e’ a Novara e nel Vco con 40 Comuni che hanno emesso le ordinanze per l’utilizzo consapevole dell’acqua, ma abbiamo gia’ avuto 10 Comuni in cui c’e’ stata l’interruzione notturna della fornitura dell’acqua per uso civile nel Novarese. Sempre a Novara e nel Vivo sono gia’ stati mille gli interventi con autobotti”.
