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Tra giustizia e politica …. Corbetta, multa da annullare: cittadina vince il ricorso, ma il Sindaco Ballarini replica alla moglie di Spoto

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CORBETTA Troppe multe nel territorio di Corbetta?  Ecco il caso della moglie del capogruppo della Lega a Magenta Antonio Spoto con la risposta del Sindaco di Corbetta Marco Ballarini. Lo scorso anno la signora si è vista recapitare una sanzione per eccesso di velocità lungo un tratto di statale 11 che alternava tratti a 50 chilometri l’ora ad altri con il limite a 70, all’altezza di via Falcone.
 

La pattuglia che le ha inviato la contravvenzione, non aveva provveduto a fermarla per la contestazione. E così il Giudice di Pace di Rho le ha dato ragione. “Questo giudice – si legge nella sentenza – rileva come, le infrazioni al codice della strada, debbano essere immediatamente contestate ai contravventori” Nel caso in oggetto la motivazione della mancata contestazione immediata era: “pattuglia presente al posto di controllo, impegnata nel controllo di altro veicolo”. Da quanto emerso pare quindi che la Polizia Locale di Corbetta non abbia prodotto al Giudice le motivazioni a sostegno della mancata contestazione ex Art. 200 CdS, avallando di fatto la tesi che quanto asserito nel verbale fosse privo di fondamento, da qui la decisione del Giudice per l’immediato annullamento del provvedimento sanzionatorio. La Polizia Locale di Corbetta utilizza per la rilevazione della velocità un sistema a puntatore laser che registra le infrazioni delle auto in arrivo verso la postazione di controllo (fino a 1200metri prima) che quindi dovrebbero essere fermate in sicurezza per procedere alla contestazione immediata della violazione, individuando e identificando contestualmente il reale trasgressore alla guida del veicolo al momento dell’infrazione.

 

Il capogruppo della Lega di Magenta Antonio Spoto

Ricorso vinto, ma non per il sindaco Marco Ballarini. Che replica: “Se l’automobilista che circola alla velocità di 69 chilometri l’ora in un centro abitato può usare come scusa il fatto che gli agenti dovevano assolutamente fermarlo, allora lasciamo che tutti facciano come vogliono. Ma poi non lamentiamoci degli incidenti. Secondo il giudice gli agenti dovrebbero rincorrere sempre e comunque per contestare un eccesso di velocità ed è assurdo. Ha perso la Prefettura e non il Comune perché la prima aveva confermato il verbale con ingiunzione di pagare il doppio. Ora sentiremo la Prefettura e valuteremo l’appello perché la decisione del Giudice di Pace è contro la Cassazione”.

La Cassazione a Sezioni Unite lo scorso anno ha stabilito che una delle ragioni che rendono ammissibile la contestazione differita dell’infrazione rende ipso facto il verbale legittimo. Quindi le circostanze di fatto attestate nel verbale, poiché accertate da un pubblico ufficiale, non possono essere messe in discussione. “Non credo che ci sia da gioire se un cittadino che andava a 70 all’ora in un centro abitato possa farsi annullare la sanzione – conclude il Sindaco – Dobbiamo avere rispetto e non cercare di annullare i verbali”.

A parte tutto occorre precisare che fare ricorso è un diritto inviolabile dei cittadini. Contestare tutte le sanzioni vuol dire produrre, nel giro di due ore, 4/5 verbali. Se la contravvenzione viene inviata senza contestazione immediata i verbali, nello stesso tempo, possono salire a una ventina. Logico che per le casse di un Comune tutto questo fa la differenza.

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