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++Bareggio/Magenta: per Rocco Mongiardo scatta la confisca dei beni

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MAGENTA BAREGGIO  Rocco Mongiardo era stato arrestato il 18 febbraio 2021 dalla Guardia di finanza di Magenta, con l’accusa di bancarotta e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
 
Ora, come riportato sulla prima pagina dell’edizione odierna di Repubblica Milano in un servizio a firma di Massimo Pisa e Luca De Vito, per l’imprenditore che ha legato il suo nome al Dubai di Magenta il Tribunale di Milano ha fatto scattare il sequestro e confisca dei beni.
 A fronte infatti di un passivo fallimentare di oltre 3 milioni di euro ai danni dei fornitori e soprattutto dell’Erario, le Fiamme Gialle hanno accertato nel tempo distrazioni ingiustificate per un milione e quattrocentomila euro. Il presunto «sistema» gli avrebbe permesso di sottrarre al Fisco altri 4,5 milioni e di omettere i versamenti dovuti per complessivi 8 milioni, approfittando anche della rateizzazione concessa per l’emergenza Covid e sfruttando il codice Ateco di una delle sue società per la vendita di mascherine.
Su di lui ha indagato la Sezione autonoma misure di prevenzione del tribunale di Milano, presieduta da Fabio Roia. E Mongiardo, in questo anno di dialogo coi magistrati e parziale ammissione dei propri reati, ha consentito di arrivare sino ai predetti provvedimenti di confisca,  soprattutto immobiliare: il decreto — conseguenza del sequestro effettuato lo scorso 21 settembre — di due villini, otto magazzini e un laboratorio intestati alla società immobiliare San Marco, dei 90 mila euro incassati per la vendita di un appartamento di famiglia a Vittuone, di quattro Rolex sequestrati a M. O., compagna di Mongiardo e madre di suo figlio.

Anche sulla base dell’indagine “Grillo parlante” del Nucleo investigativo dei carabinieri di Milano e della Dda, il giudice Roia- conclude La Repubblica- certifica la “contiguità con la famiglia di ‘ndrangheta dei Musitano” da parte di Rocco Mongiardo.

L’ex Dubai alla periferia di Magenta

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