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Beatles Day a Bellinzona: un ritorno.. ‘esplosivo’- di Monica Mazzei

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Punte di diamante dell’edizione 2022: Dodi Battaglia (con il suo tour “INNO ALLA MUSICA”), EXTRA – Reunion e BANCO DEL MUTUO SOCCORSO. 

👉 BEATLES DAYS: una manifestazione entrata nella storia cittadina, giunta al suo 22. compleanno!
Bellinzona Beatles Days è tornata a splendere di luci e note nella caratteristica Piazza del Sole cittadina, all’ombra di Castelgrande, uno dei tre celebri castelli patrimonio Unesco. 
La piazza è il punto di incontro tra la modernità dell’architettura di Livio Vacchini (1996-1999), e la Storia medievale che ancora si respira all’ombra delle torri e dei merletti in un sito, del quale le primissime tracce conosciute risalgono addirittura al 15 a.C
Beatles Days, dicevo…
La rassegna canora nasce nel 2021, in omaggio alla celebre band di Liverpool, e si ripromette di portare in piazza ogni anno la migliore musica e le migliori chitarre di varie provenienze e di fama internazionale.
Era anche l’anno nel quale George Harrison fu ricoverato per un periodo, presso il rinomato reparto oncologico, dell’Ospedale San Giovanni di Bellinzona…
In questa edizione 2022, tornata con il botto dopo la pausa forzata dovuta alla pandemia, tre sono stati i nomi di punta che hanno catapultato la città in una dimensione festivaliera senza tempo: Dodi Battaglia, gli Extra – Reunion e Banco del Mutuo Soccorso.
👉 DODI BATTAGLIA: “Inno alla Musica”.
Dodi, al secolo Donato Battaglia, è già reduce da diversi lavori solisti consacrati dal successo, dopo lo scioglimento dei mitici Pooh nel 2016.
Il grande chitarrista, che ha suonato con nomi importantissimi sia della musica italiana che del panorama internazionale e che si era già esibito in passato nella nostra piazza, legando in modo indelebile la propria storia anche alla nostra città, aveva già pubblicato qualcosa per conto proprio anche quando ancora militava in quella che, a buon diritto, è e rimane la band più importante della vicina penisola.
In questi cinque anni ha pure pubblicato degli album, strumentali e di alto profilo… La differenza attuale?
Che con “INNO ALLA MUSICA” (il nome dell’album è tutto un programma), Dodi torna anche nelle vesti di paroliere e ha definito questo suo lavoro di studio, come “l’inizio della seconda parte della sua nuova vita”; e ciò fa restare i suoi estimatori in speranzosa attesa, circa i suoi prolifici progetti futuri.
Ha contribuito alla stesura dei testi di tutti i brani ivi contenuti.
Il tour omonimo è partito ad un anno dall’uscita del disco, che fin dalla pubblicazione dei singoli, ha subito riscosso un grande successo ed uno straripante affetto da parte dei fan, riconferma solo come artista virale dotato di vita propria.
“Inno alla musica” è il brano che offre il titolo alla sua nuova proposta musicale e se di “inni alla musica” ne sono stati scritti tanti negli anni; questo brano ha un potere ammaliante ed intimo, che bussa agli animi con il sapore di una celebrazione che unisce, che fonde le memorie, per restare incisa nel tempo a venire, ma senza pesi: piuttosto con la leggerezza che solo l’amore per la migliore musica può regalare.
Le citazioni presenti sono rispettose ed importanti, e richiamano subito all’orecchio e al cuore quanto di buono e’ stato scritto e suonato in almeno sessant’anni di musica.
Chissà se il cielo sarà sempre dipinto di blu per la musica italiana?
Grazie ai suoi grandi, indubbiamente ed indiscutibilmente si.
Un vero omaggio con delle sonorità bellissime e coinvolgenti, che esalta l’amore di Dodi Battaglia per un “mestiere” che continua ad essere tutta la sua vita.
La copertina con la chitarra incendiata?
Il musicista raccontava in una recente intervista come simboleggi un “sacrificio”: la musica ti chiede tutto, spesso anche di stare lontano per mesi dagli affetti; ma allo stesso tempo ti ripaga con un amore ed una felicità incommensurabili.
No words, nessun commento da aggiungere sugli altri brani che vi sono contenuti, per un totale di 14 tracce: penso ad esempio alle strumentali “Primavera a New York” e “Sincerity”, feat. Marcello Balena, semplicemente due capolavori.
Cosa aggiungere?
Tanto per cominciare, che Dodi, al contrario di come aveva scelto di fare in un altro recente tour, “Perle”, dal nome di due album vol. 1 e 2, con il quale portava in giro quei brani della sua band di derivazione, che non vi era mai stato tempo di suonare live (le perle, appunto); a Bellinzona (ha suonato e l’ha fatto magistralmente), i più grandi successi dei Pooh… Per la gioia dei numerosi fan accorsi!
Cosa accomuna Dodi Battaglia (ed i Pooh) ai Beatles? Beh… Se non vi bastasse la sua padronanza della chitarra, strumento che ha imparato a suonare ancor prima che a scrivere e a leggere, forse proprio le sue attuali dichiarazioni: Dodi considera i Pooh, per quello che hanno rappresentato nella musica italiana, allo stesso livello dei leggendari musicisti britannici…
A Bellinzona ha inaugurato il concerto con l’esecuzione di uno dei primi singoli estratti dal suo attuale album, “Il coraggio di vincere”: il testo incoraggia a prendere la vita con ottimismo proprio come fa lui, rimettendosi sempre in gioco e con il coraggio di osare.
Poco dopo, sono risuonate le note di “Si può essere amici per sempre”, brano allegro e solare, ispirato proprio all’amicizia che legava anche nel privato i membri del gruppo.
Sono poi seguite “Pronto, buongiorno è la sveglia”, una intensa immersione in “L’altra donna” e “Ci penserò domani”… È a questo punto che Dodi ha fatto una pausa dal passato, per tornare al suo presente proprio con un titolo che la dice lunga: “Una storia al presente”.
Così ha parlato di questa sua canzone, dedicata al collega ed amico Stefano D’Orazio, sempre contenuta nell’album “Inno alla Musica”:
“Ricordando il giorno dell’ultimo saluto, quando eravamo in auto dietro al feretro, guardavo fuori dal finestrino e vedevo tutta quella gente, che era lì per lui, per rendergli omaggio. Intanto, ripensavo ai suoi esordi nei Pooh, a quei ragazzi che mettevano in piedi progetti. E mentre queste due immagini mi si sovrapponevano e continuavo a guardare la gente, è nata una delle strofe ‘Guarda quanta gente che c’è’… Il titolo, ‘Una storia al presente’ nasce dal fatto che Stefano ed io siamo una storia dal passato sino ad oggi; e lui è tuttora presente anche adesso, se non in carne ed ossa in un pensiero, nel nostro cuore…”.
Nel corso della serata, ha ricordato anche altre collaborazioni che hanno reso eccezionale la sua carriera, come quella con il grande artista Tommy Emmanuel, con il quale ha inciso nel 2015 “Dove è andata la musica”, a dimostrazione di ciò che scrivevo all’inizio, che Dodi produce e suona per conto proprio già da prima, anzi parecchio prima, di lasciarsi con gli storici Pooh.
“Ho avuto una grandissima fortuna nella vita, di cui sono infinitamente grato: di aver potuto realizzare il mio sogno di suonare, e di aver potuto incontrare grandi della musica come Tommy Immanuel, che ha suonato a sua volta sempre con me, in questa stessa piazza, nel luglio 2015”.
Dopo questa pausa di ricordi, si è tuffato nell’esecuzione dell’affascinante già’ citata “Primavera a New York”, non nascondendo il suo orgoglio per averla composta tutta da solo.
È poi stata la volta di “Uomini soli”, vincitrice a Sanremo nel 1990 e scritta a più mani con l’indimenticato amico e storico paroliere dei Pooh, Valerio Negrini, scomparso nel 2013 e che Dodi ha voluto ricordare per un istante, con la stessa commozione tributata a Stefano D’Orazio.
Che dire di questa splendida canzone?Comincio col dire che in molti hanno cantato sentimenti e mondo interiore al femminile. Anche celebri autori maschili si sono cimentati con successo in questa impresa. Ciò non toglie che ci sia bisogno almeno ogni tanto di sentir cantare anche l’universo maschile, così come questo brano sa fare, a volte in modo impietoso, a volte con delicatezza, ma non tralasciando assolutamente nulla delle difficoltà e dei problemi e di un universo palpitante, che può condurre ad una immensa solitudine qualsiasi un uomo.
Non sono mancati infine successi intramontabili come (per citarne alcuni), “Piccola Katy”, “Pensiero”, “Noi due nel mondo e nell’anima” e molte altre, legate come in un abbraccio simbolico da un eccellente medley, e suonate in un tripudio di pubblico.
👉 EXTRA: La Réunion.
Specializzati nel riproporre la migliore musica rock dagli anni Sessanta, italiana ed internazionale.
Per l’Italia, portano alta la bandiera di Equipe 84, PFM, New Trolls, Opera, Gens.
Tuttavia, il loro esorbitante talento strumentale ed una potenza vocale incredibile, grazie al frontman Bernardo Lanzetti, si esibiscono in modo ineccepibile anche nei brani stranieri tra i più famosi. Hanno innondato di note la piazza nella serata di venerdì.
👉 BANCO DEL MUTUO SOCCORSO.
La band più famosa del rock progressive italiano, è stata ospite dei Beatles Days nel secondo appuntamento del festival musicale.
“Se qualcuno infarcisse il rock, specie il progressive, di conformismo, cliché e luoghi comuni, è come se bestemmiasse in chiesa! Il rock progressive aborrisce tutto ciò!”, ha esordito Vittorio Nocenzi, tastierista del gruppo sin dagli esordi verso la fine del 1968.
La band era stata a lungo “corteggiata” dai Beatles Days, come ha raccontato dal palco Mauro Rossi, annale presentatore, giornalista ed sovrintendente alle scelte artistiche di ogni anno. “Si può quasi dire mancassero solo loro!”, ha aggiunto.
Ma vuoi imprevisti vari, tra i quali ben una pandemia, ed il decesso del leggendario membro della band, Francesco di Giacomo, in seguito ad un incidente nel 2014, si era sempre dovuto rimandare.
Anche Vittorio ha rischiato di morire per una emorragia cerebrale nel 2015; ma per fortuna ce l’ha fatta anche se, quando ricorda quei drammatici giorni, racconta ancora di tutta l’angoscia, ma anche dell’amore della sua famiglia e dei fan:
“Sembrava che il destino si fosse accanito contro la band”.
La formazione ha suonato a Bellinzona molti brani storici, esibendosi in virtuosismi degni della sua fama, tra i quali pezzi dell’album “Transiberiana” (2019), ma anche quelli rimasto nell’immaginario comune, quali “Moby Dick”.
C’è stata poi “Metamorfosi”, dall’album “Salvadanaio”, che compie proprio quest’anno 50 anni.
Quest’anno, per celebrare degnamente questo anniversario, stanno suonando dal vivo anche la mitica “Il Giardino del Mago”, pure suonata in piazza.
“Salvadanaio” nacque in un’altra epoca, quella in cui veramente il rock era legato all’impegno ed alla discussione su temi sociali. L’album celebrava la caduta appunto dei cliché, della musica imperniata solo d’amore, del respingimento verso perbenismi ed ipocrisie, sino a spingersi nel cuore della famiglia e dei rapporti di coppia, dando una sferzata di un cambiamento attraversato da nuove possibilità e nuovi punti di vista.
Il Banco del Mutuo Soccorso mise in virtuosismo musicale la trasformazione della mentalità nella società italiana.
C’è, ancora nell’album “Salvadanaio”, un brano rimasto celebre per essere contro tutte le guerre e che anche oggi è attualissimo: “R.I.P.”.
Ai tempi fu inciso pensando all’orrore del Viet-Nam.
Una strizzata d’occhio, sempre di Vittorio Nocenzi dal palco, è poi seguita sul discorso dei “diritti”: Vittorio da sempre lotta per i diritti umani ed e’ Ambasciatore dell’Unesco.”Spesso anche oggi ci dimentichiamo ancora che i diritti di ciascuno non dovrebbero mai entrare in collisione con quelli degli altri”, ha solo accennato dal palco.
“Nati Liberi”, edito da Tsunami Edizioni, è il suo libro uscito nel 2021, con tema portante la storia del gruppo, ma, collateralmente, anche della società italiana in cui hanno suonato da un anno segnante come il ’68 ad oggi.
Queste sono state secondo me le tre punte di diamante del Beatles Days edizione 2022.
La manifestazione saluta il suo affezionato pubblico per tornare nel 2023.
(Con molto rammarico, le fotogallery Nikon, tutte bellissime, seguiranno purtroppo più in là, a causa di guasto tecnico).
👉 Link video live dei concerti:
DODI BATTAGLIA:
https://fb.watch/da8ieTLee6/
https://fb.watch/da8k45Qi_Q/
https://fb.watch/da8ln-h6UJ/
https://fb.watch/da8mDXtZjv/
https://fb.watch/da8nZt0syl/
https://fb.watch/da8phbBEh_/
https://fb.watch/da8qBZKq-P/
EXTRA REUNION:
https://fb.watch/da8sy_Vtos/
BANCO DEL MUTUO SOCCORSO:
https://fb.watch/da8v5oF-KE/
https://fb.watch/da8wOalbvF/

👉 Sito ufficiale Beatles Days:

 

https://www.beatlesdays.ch/ 

 

Monica Mazzei

Freelance culturale [email protected] 

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