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Robecco Futura, l’emergenza viabilistica…e l’autostrada Genova Lugano del 1951

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ROBECCO  Si è tenuta sabato 9 aprile scorso una manifestazione ad Abbiategrasso per la tutela del Paggianunz, il verde che si trova a ridosso dell’Annunciata e minacciato di colate di cemento, e dell’eventuale nuova tangenziale targata A.N.A.S. Vigevano-Malpensa.
Nel ribadire la nostra contrarietà per una struttura mastodontica e sovradimensionata per il nostro territorio, vogliamo, a solo titolo d’informazione e perchè il dibattito sulla tangenziale non si riduca a uno sterile NO TANG – SI TANG, bensì per apportare massa critica alla discussione, raccontare un pezzetto di storia, che può servire a chiarirsi le idee. Siamo nell’anno del Signore 1951, e il Comune di Robecco, in data 16 luglio, scrive con urgenza all’Amministrazione Provinciale di Milano quanto segue: “ OGGETTO: Autostrada GenovaLugano. Questo Comune ha in corso lo studio del progetto esecutivo per l’imminente costruzione dell’acquedotto e fognatura e gradirebbe conoscere da codesto ufficio tecnico il tracciato dell’Autostrada Genova-Lugano ed eventuali strade in rettifica dell’attuale Abbiategrasso-Magenta, e se sarà suscettibile, nel prossimo avvenire, che abbia esecuzione allo scopo di formare un tracciato stradale del piano regolatore e fissare l’ubicazione del pozzo serbatoio, stante che il comune ha una sola via di comunicazione tra Magenta e Abbiategrasso, e necessita studiare una deviazione della circonvallazione stradale per far luogo all’esecuzione dei lavori. Nell’attesa di Vs. gradite comunicazioni, con cortese sollecitudine ringrazio e porgo distinti saluti. Firmato Sindaco De Bernardi”. Il 26 luglio 1951 la Provincia risponde: ” Per eventuali notizie riguardanti l’Autostrada GenovaLugano occorre rivolgersi all’A.N.A.S. di Milano. Nessun progetto di rettifica è allo studio presso Ufficio, riguardante il tronco Abbiategrasso-Magenta”. Il 31 luglio 1951 il Sindaco De Bernardi inoltra all’A.N.A.S di Milano. la stessa lettera inviata a suo tempo alla Provincia, e, per quanto ne sappiamo non ha mai ricevuto risposta. Abbiamo però altre informazioni riguardanti il collegamento in oggetto nel decennio successivo; il piano di fabbricazione del comune di Robecco prevedeva il passaggio della strada tra Robecco e Castellazzo (tanto che l’allora ditta Ciaramella, poi Ametek si collocò proprio a ridosso per comodità) e inoltre molti ancor oggi si ricordano che la strada era picchettata e segnata quindi materialmente sul terreno l’eventuale passaggio. Partendo dal presupposto che per nostra fortuna quest’autostrada non è mai stata costruita, non possiamo però non sottolineare come questo scambio epistolare rilevi due incontrovertibili questioni sulle quali dobbiamo seriamente confrontarci, sgombrando la mente da preconcetti e storture che non portano a nulla. La prima riguarda l’esigenza, già abbozzata subito nel dopo guerra, di collegare il porto di Genova con Malpensa per poi arrivare alla Svizzera. La seconda, conseguenza della prima, è che quest’autostrada, come ora il progetto A.N.A.S., non è nata per risolvere la Circonvallazione di Robecco, bensì in un’ottica ben più ampia. Tanto che, guarda caso, il tratto che da Magenta va alla Malpensa è stato fatto senza che nessuno opponesse resistenza, anzi… Meditiamo, e con la speranza che presto ritorni la pace in Europa, sarebbe opportuno chiarirci le idee con un confronto serio e costruttivo, almeno a Robecco. Come sempre: IN MEDIO STAT VIRTUS

ROBECCO FUTURA

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