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Appalti mensa/2: indagine su funzionario di Cornaredo, agli arresti, nata da esposto della moglie

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CORNAREDO L’inchiesta milanese sulla corruzione che ha portato all’arresto di 11 persone per presunte tangenti nell’aggiudicazione per l’affidamento dei servizi di mensa in scuole e istituti per anziani, mobilità e pulizie in uffici pubblici per un valore complessivo di 39 milioni di euro in diversi comuni dell’hinterland (Buccinasco, Cornaredo, Mediglia, Ranica e Flero) nasce da un esposto della moglie e della figlia di M.C.M. (in carcere), responsabile dell’Area servizi generali e sociali del Comune di Cornaredo nonché della Centrale unica di committenza di più comuni dell’hinteland con l’incarico di espletare gare d’appalto per forniture di beni e servizi.

“Veniva segnalato che Manco, nei numerosi anni di lavoro nel settore appalti del Comune, aveva ricevuto diverse regalie dagli imprenditori aggiudicatari o dai fornitori in genere, conseguenti proprio all’assegnazione dell’appalto, quali somme in contanti, soggiorni in hotel, biglietti per lo stadio” ed altro, si legge nell’ordinanza del gip Tiziana Gueli, e “veniva tra l’altro riferito che uno degli imprenditori che remunerava il pubblico ufficiale era Sparacino Carmelo”, tra gli arrestati e che avrebbe agito nell’interesse di Fabbro Food.

Particolari che sarebbero emersi nella causa di separazione tra i coniugi dove la donna avrebbe parlato di uno stile di vita del marito al di sopra del reddito dichiarato. Manco, “in sede giudiziale, aveva ammesso di aver accesso a non meglio precisate tipologie di benefit, che quantificava, all’incirca, in 700 euro mensili”. Visti i primi riscontri sono iniziate le indagini che hanno portato a delineare “una diffusa illegalità nel sistema delle gare d’appalto” indette da alcuni comuni dell’hinterland “connotata dalla turbativa e dalla corruzione dei pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio da parte dei privati imprenditori al fine di ottenere l’aggiudicazione”.

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