ABBIATEGRASSO “Domingo Grollino ha 39 anni e da tempo parla agli amici solo scrivendo. Sul computer, con un programma speciale, ma soprattutto via sms.
Digita i messaggi con il pollice sinistro: insieme agli occhi, è l’unica parte del suo corpo che riesce ancora a muovere come vuole. Il suo corpo non gli risponde, è diventato, come dice lui, il suo “despota”. La colpa è della malattia rara di cui soffre: la sindrome di “Hallervorden -Spatz” o neurodegenerazione con accumulo cerebrale di ferro. E lo scontro fra i due è diventato un libro, scritto, naturalmente, via sms”.
Questo incipit apparve sul Corriere della Sera nel 2011. Parlava di una persona molto speciale, per Anffas, Abbiategrasso e non solo.
Domingo Grollino nel frattempo è morto, dopo aver passato gli ultimi tempi della sua vita terrena a Morimondo, circondato dagli amici e da chi gli ha voluto bene.
Il 29 aprile prossimo, al Corso di Abbiategrasso, ci sarà una serata speciale per continuare quel dialogo, grazie a un libro di Alberto De Priori.
Ci saranno tante delle persone che lo conobbero in vita, e da cui (anche) nacque il libro di Domingo, l’Urlo.
Come si vive 24 ore su 24 senza poter far nulla di propria volontà? Come si affronta la vergogna di dover dipendere da qualcun altro anche per abbassare i pantaloni e sedersi sul water? Queste e altre sensazioni Domingo per molto tempo le ha condivise vi ams con gli amici. Oggi sono diventate un libro intitolato “L”urlo”, e edito dall’Anffas onlus di Abbiategrasso , che gestisce la comunità socio sanitaria “Il Melograno” dove Domingo vive.
Continua a parlarci, Domingo. E cazzo, se continua. Non lo sentite?