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Dall'archivio:

A Magenta la sinistra radicale è senza partiti ma è ancora capace di essere COMUNITA’: tantissimi, all’ex Ideal, per l’omaggio a Gnappo

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MAGENTA Chi scrive non aveva sentito mai nominare, va detto e confessato, Damiano Zorzo in arte Gnappo. 
Gnappo è il nome con cui era noto e conosciuto. Se l’è portato via un malore improvviso, probabilmente un infarto, a dicembre scorso, neppure il tempo di festeggiare Natale. La vita, a volte, sa essere una carogna. Anzi, una vera e propria figlia di puttana.

Gnappo era il cantante e chitarrista dei Ciapa No, una band di Nerviano dedita alla musica popolare. Ma era  soprattutto un attivista di sinistra e appartenente ai Cobas, salutato con dolore dai suoi tanti compagni che ne hanno ricordato l’impegno sempre in prima fila, nei cortei, negli scioperi, nei momenti di tensione con le forze dell’ordine.

Non conoscevo Gnappo e probabilmente non condividevo manco una delle idee per cui si è sempre battuto in vita, benché da persona fieramente di destra penso da anni (e leggo, e studio) al modo di unire nel modo migliore, e umanamente degno, capitale e lavoro. Due elementi connaturati alla vita di ognuno. Anzi, di ogni uomo (elemento che spesso, purtroppo, nella discussione di chi accumula capitale impiegando il lavoro neppure considera).

Ma pur senza condividere le sue idee NON si può che rimanere ammirati dall’omaggio che è stato organizzato da tantissimi (come Marco Oldani, appassionato organizzatore di ‘cose musicali’, di cui riportiamo il ricordo apparso sulla sua pagina Facebook) domenica 27 marzo all’Xo, ex Ideal.

Non c’era luogo migliore se non la ‘Ca’ del Boia’, sede per decenni del Partito Comunista Italiano, costruita con mattoni, cemento, calcina e comunismo in salsa italiana (tanto Togliatti, tantissimo Berlinguer, non così tanto Carlo Marx), per celebrarne la figura.

Sono arrivati decine e decine di musicisti da tutta Italia per ricordare Gnappo (anche nomi importanti come i Modena City Ramblers o i Gang dei fratelli Severini), ma il blasone musicale non contava un’acca, contava la voglia, il desiderio e la presenza in suo ricordo.

E allora, mentre ci leviamo il cappello al cospetto di persone che in un mondo dominato dal più bieco individualismo sanno ancora ritrovarsi in tanti per un amico e un compagno che è morto davvero presto, non possiamo far altro che ormai a Magenta e nel Magentino (e nell’est Ticino) la sinistra radicale è rimasta ormai orfana o quasi della forma partito. Però resiste e rimane COMUNITA’. E questo conta molto di più. E allora anche da noi ADDIO Gnappo. Anche se forse saremmo stati in disaccordo su tutto, è sempre meglio essere arsi dal fuoco di un’IDEA che dall’imperante nichilismo dei ‘senza patria/senza idea/senza partito’ e soprattutto dei ‘senza comunità’.

Fabrizio Provera

Domenica c’era una grande foto di Gnappo sul palco dietro tutti noi …
ad un tratto mi pare di averti perso per un istante ma Ti hotrovato poi nella voce di Dalila tanto rabbiosa quanto grosso il suo cuore , eri a parlare con il Fede e i suoi not quite ricordando la prima volta al Revolution rock a Rovato. E poi ancora a discutere con Dario del DIY , a dare un pacca sulla spalla agli Skassa per le loro parole sincere e bellissime , a ricordare con Luca di quel concerto dei DUFF anni luce fa , a dire al cannuccia che non capiva un cazzo perche a furia di farsi pearcing sulla lingua non sente più i sapori.

Ti ho visto con fede e Gimmi chiacchierare dell ultima data in corte , e con Mauri e la Zia scusarti per non essere riuscito a farli suonare. poi ancora ricordare con Cicca , Giorgio e gli altri FCR di quando gli Statuto Non volevano farvi suonare e lui ha costruito un palco per loro …ti ho sentito cantare con Adelmo e Alessio “O CARA MOGLIE” . Poi ti sei seduto accanto a Marino , Sandro , Renato e i Modena con un bicchiere rosso in mano cantando con loro . Ti ho visto accompagnare il tuo papà con la chitarra mentre ti dedicava due canzoni e mandare un sorriso alla tua mamma . Poi ti ho riperso per un istante , ma solo perché eri tornato sopra al palco con i tuoi Ciapa no.

Ci hai insegnato che questo dolore non passerà mai , ma che tutti insieme lo possiamo sopportare meglio.

E’ stato un cinema davvero , ma L hai fatto tutto tu…

E so già che ovunque tu sia lo sai benissimo …

Ma con te faremo la più grande cinematografie di sempre , perché questo era il primo fuocherello , primo di una lunga serie per incendiare d amore il tuo ricordo .
Ora lo sai sarai per sempre con noi …col tuo sorriso e il tuo cuore immenso , con una chitarra e un bicchiere di rosso (anzi facciamo 2 o 3 )
PS GRAZIE DAVVERO DI CUORE A TUTTI GLI ARTISTI CHE SONO VENUTI GRATIS O A SEMPLICE RIMBORSO.
A TUTTI QUELLI CHE HANNO LAVORATO PER RENDERLO POSSIBILE .
UN GRAZIE SPECIALE AI TUOI GENITORI E AI TUOI CIAPA NO…

(Marco Oldani)

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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