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Aereo caduto a Milano: la Procura ipotizza errore umano

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MILANO  E’ l’errore del pilota una delle ipotesi, la piu’ accreditata al momento, sullo schianto dell’aereo privato che il 3 ottobre scorso precipito’ alla periferia sud di Milano su un edificio vuoto, causando la morte delle otto persone a bordo, tra cui lo stesso pilota, il magnate romeno Dan Petrescu.
 

Emerge dalle indagini, coordinate dall’aggiunto Tiziana Siciliano e dai pm Paolo Filippini e Mauro Clerici, ancora in corso e nelle quali a breve dovranno essere analizzati anche i pochi resti del motore per capire, se sara’ possibile, se si siano verificate o meno eventuali avarie.

Allo stato, tra le cause prese maggiormente in considerazione c’e’ quella dell’errore di manovra. Il Pilatus PC-12, che aveva da pochi minuti lasciato l’aeroporto di Linate, avrebbe cercato di deviare un paio di volte rispetto alla traiettoria regolare, forse perche’ il pilota aveva visto una perturbazione in arrivo.

Ad un certo punto potrebbe aver perso il controllo del velivolo, anche a causa della nebbia, puntando dritto verso terra per una “dispercezione”, ossia non riuscendo piu’ a capire in che posizione si trovasse.

Petrescu nell’ultima comunicazione alla sala radar di Linate parlo’ di una “little deviation” e chiese un “vettore”, ovvero spazio e coordinate per rientrare all’aeroporto, senza segnalare alcuna emergenza per avaria, maltempo o incendio. Intanto, i dati rintracciati nel registratore di volo erano fermi allo scorso aprile: nessun elemento sul giorno della tragedia.

L’aereo ando’ giu’ quasi a 90 gradi, mentre si trovava a circa 4 mila piedi, avvitandosi ad elica nella fase iniziale della caduta. Una dinamica poco compatibile, secondo gli esperti, con uno stallo o un problema al motore costruito in Canada (dove la Procura vorrebbe far svolgere le analisi). Escluso un malore del pilota dagli accertamenti autoptici, andranno comunque verificati fino in fondo possibili problemi tecnici

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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