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+Dall’Ucraina a Borgomanero: 60 ore in bus per le donne ucraine, che lottano la paura cantando

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BORGOMANERO   Nel video postato su Facebook da Mario Metti, presidente di Mamre, l’associazione di volontariato di Borgomanero, nel Novarese tra le piu’ attive nella solidarieta’ all’Ucraina, si sente cantare, forse per scacciare l’ombra della paura.
 

Quelle quattro ruote che hanno percorso migliaia di chilometri per portare coperte, giacconi pesanti, farmaci e medicamenti stanno tornando in Italia con loro a bordo: sono Lilia e la figlia Slovenka, la sorella Inna, la cugina Ilona con i figli Arthom e Anna. Tutte sono fuggite da Cernivci e Kamianets-Podilskyi e hanno raggiunto Cracovia, stremate, dopo aver viaggiato per 60 ore senza interruzione su un bus.

 

A Cracovia hanno incontrato la spedizione italiana: Lilia parla bene l’italiano perche’ lavora in Italia come badante, un destino che l’accomuna a tante donne ucraine. Donne sole nel lavoro, rincorso lontano da casa per dare sostentamento alla propria famiglia. E ora donne sole nella fuga dalla guerra. I nonni e i papa’ sono rimasti in Ucraina a difendere quella che fino a pochi giorni fa era la loro vita, la loro casa, la stanza – ormai vuota – dei bambini scappati dalle bombe senza giochi e senza libri.

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