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Il mito di Venezia – da Hayez alla Biennale, fino a Pasquetta al Castello di Novara

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

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Visto il grande successo, il Comune di Novara, Fondazione Castello e Mets Percorsi d’arte prorogano la mostra fino al 18 aprile.

NOVARA – 1.600 anni e non sentirli, anzi, ammirati da milioni di turisti e prima dell’ultimo secolo, da numerosi artisti, che hanno contribuito a diffondere il suo fascino unico al mondo.

La mostra Il mito di Venezia. Da Hayez alla Biennale è stata prorogata con un’apertura straordinaria fino al lunedì di Pasquetta, il 18 aprile. Così il Castello Visconteo di Novara accoglierà anche coloro che non sono ancora riusciti ad apprezzare le opere che vanno oltre il paesaggio della laguna per raccontare vita e atmosfera della città.

Per celebrare il super compleanno della città di Venezia (la sua fondazione è stata tradizionalmente fissata al 25 marzo dell’anno 421), il Castello di Novara continua dunque la promozione della mostra organizzata da Mets Percorsi d’arte, Fondazione Castello e Comune di Novara, con il patrocinio della Commissione Europea, della Regione Piemonte, della Provincia di Novara e di Venezia 1600.
Una mostra per tutti.

Le 80 opere della mostra sono suddivise in otto sale, delineando un percorso artistico per tematiche: dalla pittura di storia, considerato il “genere” più nobile della pittura, alla vita quotidiana, dal lavoro, al paesaggio. Si parte da Francesco Hayez. Sono tele di alcuni dei più grandi maestri che hanno operato nella città lagunare nel corso della seconda metà dell’Ottocento influenzando la pittura veneziana nella seconda metà del secolo, vera protagonista della rassegna. Opere di Ettore Tito, Luigi Nono, Alessandro Milesi, Giacomo Favretto, Michelangelo Grigoletti, Guglielmo Ciardi, sua è la veduta simbolo della mostra, Ludovico Lipparini, Antonio Zona. Molte opere provengono da prestigiose collezioni private e che per questo sono poco note al grande pubblico.

Curata da Elisabetta Chiodini, la mostra ha alle spalle un prestigioso Comitato scientifico diretto da Fernando Mazzocca di cui fanno parte Elena Di Raddo, Anna Mazzanti, Paul Nicholls, Paolo Serafini e Alessandra Tiddia.

E nel percorso, oltre a vedere appassionati che ammirano l’evolversi della pittura dalla metà alla fine dell’Ottocento verso i primi del Novecento, ci si imbatte anche in una nonna con la sua nipotina. Perché l’Arte non conosce età.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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