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Regione Lombardia: superata l’emergenza, il servizio ferroviario può tornare alla normalità

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Intanto, prosegue l’immissione di nuovi treni finanziati dal Pirellone

 

LOMBARDIA –  “Il servizio ferroviario sta tornando alla normalità, dato che è in via di superamento l’emergenza dovuta alle assenze per malattia e quarantene del personale di Trenord”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, durante l’audizione in Commissione regionale V competente in materia.

 

SUI CONVOGLI PIÙ POSTI A DISPOSIZIONE RISPETTO A EPOCA PRE COVID – “Attualmente – ha spiegato l’assessore Terzi – l’utenza giornaliera si attesta sui 450.000 passeggeri, a fronte di numeri pre covid che oscillavano tra gli 820.000 e gli 850.000. L’obiettivo è arrivare a 600.000 utenti giornalieri entro la fine dell’anno. Va detto che nonostante il sensibile calo dell’utenza, Trenord sta garantendo un numero maggiore di posti a disposizione sui convogli rispetto all’epoca pre covid, con un + 106% di sedili offerti. La diminuzione di viaggiatori incide sui ricavi. Per far fronte a questa situazione, da un lato la società sta lavorando sul contrasto all’evasione, mentre come Regione abbiamo chiesto al Governo di implementare i fondi per il trasporto pubblico locale”.

PUNTUALITÀ IN MIGLIORAMENTO RISPETTO AL BIENNIO 2018-2019 – “I macro-dati – ha proseguito Terzi – dicono che le prestazioni sono in miglioramento rispetto al biennio 2018-2019. Nel 2021 la puntualità media del servizio è stata dell’84%, in crescita rispetto all’80% del 2019 e al 78% del 2018”. Sono diminuite anche le soppressioni, che scendono da una media di 102 al giorno nel 2018 a 64 nel 2021, di cui 26 per cause sotto la responsabilità di Trenord. Dato questo che comprende anche le riduzioni programmate legate alla pandemia.

TRENI NUOVI EFFICIENTANO IL SERVIZIO- “Le prestazioni – ha detto ancora Terzi – migliorano in particolare sulle linee dove sono stati immessi i nuovi treni finanziati da Regione Lombardia. Ne abbiamo acquistati 222, 39 dei quali sono già in servizio sulle linee lombarde”.

 

Le 9 linee su cui circolano i treni nuovi registrano un miglioramento significativo delle performance. A febbraio 2022 la linea Colico-Chiavenna, il cui servizio è effettuato solo con nuovi treni Donizetti, raggiunge mediamente il 97% di puntualità. La Lecco-Sondrio-Tirano l’86%. La Milano-Pioltello-Bergamo l’85,4%. La S11 Milano-Como-Chiasso e la S8 Milano-Carnate-Lecco grazie all’immissione dei Caravaggio registrano, dall’inizio dell’anno, performance superiori al 93,4%.

 

TRENI NUOVI, IL PROGRAMMA DELLE PROSSIME IMMISSIONI – I nuovi treni Caravaggio entro la fine del 2022 effettueranno la totalità del servizio sulle linee Milano-Domodossola, Milano-Varese-Porto Ceresio, Milano-Brescia-Verona. Nel 2022 i Caravaggio inizieranno a circolare anche sulle linee Milano Cadorna-Varese-Laveno e Milano Cadorna-Como Lago (rete Ferrovienord). Da giugno riprenderà la consegna dei nuovi treni Donizetti, che sulle linee Bergamo-Brescia, Bergamo-Treviglio, Cremona-Treviglio, Brescia-Cremona, Cremona-Mantova sostituiranno le vecchie Ale 582, destinate alla dismissione. Da settembre circoleranno in Lombardia anche i primi convogli a motore diesel-elettrico Colleoni, che saranno destinati alla linea Brescia-Parma.

 

TASK FORCE PER INTERVENTI MIRATI – “Per continuare – ha affermato Terzi – sulla strada dell’efficientamento del servizio, abbiamo attivato una task force con tutti i soggetti coinvolti: Rfi, Trenord e Fn. La finalità del gruppo di lavoro è approfondire le cause specifiche di ritardi e soppressioni, in modo da predisporre interventi e correttivi mirati. Ovviamente c’è molto lavoro da fare, ma occorre considerare che una puntualità al 100% per quanto desiderabile è nei fatti utopistica”.

LAVORI INFRASTRUTTURALI SULLA RETE – “Sono partiti – ha sottolineato Terzi – e nei prossimi mesi continueranno tanti interventi di Rfi e Fn. Interventi auspicati e richiesti, ma che ovviamente avranno un impatto sul servizio. Si tratta però di lavori importanti, che devono essere svolti e che chiediamo da tempo ai gestori dell’infrastruttura. Solo dopo significativi interventi sulla rete, dal raddoppio della Codogno-Cremona-Mantova al ‘Treno per Orio’, dai raddoppi selettivi agli upgrade tecnologici fino alla eliminazione di una serie di passaggi a livello, sarà possibile pensare a una riprogrammazione e implementazione dei servizi. Il 2018, anno critico del servizio, ci ha insegnato che non possiamo iper stressare il nostro sistema fino a quando, appunto, non saranno realizzate le opere necessarie sulla rete”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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