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+Post Covid, 14% di over 80 lombardi vive recluso. Specie nei piccoli paesi

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MILANO  La tempesta Covid ha travolto tutti, ma in particolare gli anziani. Cosa resta dopo lo tsunami? Secondo un’indagine condotta sugli over 65 in Lombardia, chi era già fragile oggi lo è ancora di più. Nella regione dove gli ultra 65enni sono circa 2,3 milioni e aumentano al ritmo di 40-50mila l’anno, si calcolano oltre 40mila anziani con problemi di non autosufficienza.
 

In una popolazione spaccata a metà – da un lato gli under 70, “più giovani e dinamici”, dall’altro i grandi anziani – spicca un dato: oggi, dopo 2 anni di pandemia, si stima che il 14% circa degli over 80 viva una qualche forma di “autoreclusione domestica importante”.

La solitudine pesa, ma a sorpresa non si concentra maggiormente nelle metropoli come Milano, bensì colpisce di più gli anziani che vivono in piccoli centri.

La ricerca dalla quale emerge il quadro sulla terza età lombarda dopo un biennio di emergenza sanitaria è stata promossa da Spi Cgil Lombardia, Fnp Cisl Lombardia, Uilp Uil Lombardia che, in collaborazione con Ars-Associazione per la ricerca sociale di Milano, hanno costituito un Osservatorio regionale sulla terza età. C’è stata una riduzione di orizzonte, che ha colpito tutti, ma ha inciso particolarmente sulle tempie grigie, secondo quanto segnala l’indagine. Un documento che, spiegano i promotori, “vuole essere un primo contributo all’avvio di un confronto con la Regione Lombardia sul tema della condizione degli anziani, che il sindacato unitario dei pensionati lombardi aveva già formalizzato negli anni scorsi con la richiesta di apertura di un ‘Tavolo anziani’.

L’indagine presentata oggi è il risultato di studi e questionari che hanno raccolto dati tra luglio e settembre 2021. Questi primi risultati saranno poi confrontati con quelli che verranno raccolti dopo l’estate e illustrati a inizio 2023. Lo studio ha coinvolto oltre 1.000 anziani residenti in Lombardia, tra i 65 e gli 85 anni, un campione costituito secondo quote che ne garantiscono la rappresentatività. Una prima analisi è sullo stato di salute generale:
ampie quote di anziani vivono un relativo benessere, ma un 15% si misura con problemi di non autosufficienza parziale o totale. Sono soprattutto grandi anziani, che abitano da soli e spesso hanno bassi livelli di istruzione

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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