MILANO – I due giovani di 20 e 18 anni fermati a Milano e Torino per i fatti della notte di Capodanno in piazza Duomo avrebbero commesso “pesanti violenze sessuali quasi complete accompagnate da rapine di cellulari e borsette”.
Lo ha spiegato il procuratore della Repubblica di Milano facenti funzioni Riccardo Targetti. Il provvedimento di fermo e’ scattato dopo “le perquisizioni” eseguite martedi’ mattina a cui sono seguiti dei” riscontri”, tra cui le conferme delle vittime sentite fino alla tarda serata di ieri dagli inquirenti milanesi.
I fermi a carico dei due ragazzi, di 21 e 18 anni, nell’inchiesta della Squadra mobile sulle aggressione sessuali di Capodanno in piazza del Duomo a Milano, sono stati emessi “a seguito del ritrovamento, presso le abitazioni dei due giovani, di materiale informatico e capi di abbigliamento corrispondenti a quelli indossati la sera del 31 dicembre” e alle deposizioni in Procura “di cinque vittime”.
Elementi che hanno confermato “l’identificazione” dei due presunti autori delle violenze, gia’ emersa “dalle analisi dei video”. Lo spiega in una nota la Questura di Milano.
Ieri sono state effettuate “perquisizioni domiciliari e personali a Milano, Bergamo e Torino nei confronti di 18 giovani, di cui 3 minorenni, che si suppone siano coinvolti negli episodi di aggressione e violenza commessi ai danni di 9 ragazze”.
I due fermati sono coinvolti “uno nella violenza sessuale di gruppo ai danni di due giovanissime donne e nella rapina di una” e l’altro “nella violenza di gruppo ai danni di quattro ragazze e nella rapina di una di esse”. Nel provvedimento, precisa la Questura, si e’ “tenuto conto della sussistenza del pericolo di fuga per entrambi”. Sono stati fermati a Milano e Torino e portati in carcere.