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Lombardia e Oltrepo piangono Lino Maga, il sciur Barbacarlo, che ora è con Gianni Brera e Gino Veronelli

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OLTREPO PAVESE  Il mondo vitivinicolo italiano piange la scomparsa di Lino Maga, morto nella notte di Capodanno all’eta’ di 90 anni. Maga era conosciuto e apprezzato soprattutto per essere l’inventore del “Barbacarlo”, un vino di grande qualita’ spesso esaltato dai suoi grande amici Gianni Brera e Luigi Veronelli.
Maga ha sviluppato la sua attivita’ a Broni (Pavia), il comune dell’Oltrepo’ Pavese dove era nato nel 1931. L’azienda vitivinicola della sua famiglia era stata fondata nel 1896. Maga ha dedicato tutta la sua vita al riconoscimento della denominazione dei vini prodotti nell’Oltrepo’ Pavese.

Lo piangono in tanti, tra cui l’Associazione Sommelier della Lombardia: Il debito che il mondo del vino lombardo ha nei confronti di Lino Maga è impossibile da quantificare. Si è spento a 90 anni un personaggio diventato nel corso degli anni una vera icona, uno spirito libero la cui storia, fatta di determinazione e caparbietà, ha quasi oscurato quella dei suoi vini, diventati imprescindibili da conoscere e custodire per tanti appassionati.

Sulle pagine delle nostre testate sono state molteplici le occasioni per parlare del Signor Barbacarlo, a partire dall’omaggio che gli abbiamo dedicato sull’ultimo numero di Viniplus

Era sempre magnetico ascoltare le sue vicende, come successe nel 2017 quando venne inaugurata la sua nuova cantina, oppure, due anni prima durante una lunga intervista che ci dedicò. Fondamentale confrontarsi con i suoi vini, a partire naturalmente dal Barbacarlo, come nell’intensa verticale che gli abbiamo dedicato su Viniplus 9 e ancora durante il gran finale per i festeggiamenti dei 50 anni della nostra Associazione”.

Tagliente, come sempre, la chiosa di Camillo Langone: In memoria di Lino Maga (1931-2021): “Maga è fumatore instancabile ma non di toscani come il suo amico Gianni Brera e tanti altri illustri epicurei: di volgari sigarette. Ne spegne una e ne accende un’altra, senza nemmeno un colpo di tosse (che invece sento incombere io, di polmoni più giovani e però più delicati). Il fumo vela la comprensione organolettica del vino, se non fosse che Maga è lontano dalle regole dei sommelier. – Parlano di pepe, liquerizia, ruggine, tartufo… Ricordatevi di dire che il vino può sapere anche di uva!-” (Camillo Langone, Dei miei vini estremi).

 

 

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