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Dall'archivio:

La Caremma come The Revelation, Lele Corti come i Genesis. 30 anni di visioni, 30 anni di seduzioni (agricole)- di F.P.

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BESATE I Genesis sono stati – o sono – una band, scusate il facile gioco di parole, sui generis. Partono da una condizione di privilegio, familiare e scolastica, quando la quasi totalità dei “colleghi” proviene da un humus sociale più umile, talvolta disperato, dunque carichi di spinta, di rabbia o di senso di rivalsa. I Genesis devono faticare a lungo – condizione che non si addice a rampolli di famiglie senza troppe ambasce – ma stringono i denti. E ce la fanno. Senza eccessi che non siano quelle maschere e quelle pantomime che  Gabriel si inventa sul palco. Nessuno di loro è morto di overdose; nessuno è stato al centro di scandali; nessuno è stato arrestato.
(da www.sentireascoltare.com)

Potrà far sorridere il parallelo tra una delle più celebrate rock band moderne, i Genesis, quelli che con la loro Revelation aprivano le porte della percezione musicale al Prog. In realtà c’è molto di comune tra le due realtà non solo perché il fondatore della Caremma, Lele Corti, è un grande appassionato di Genesis (ed è pure musicista). 

Dalle parti di Besate, dove ad ottobre si sono celebrati in un convegno i primi 30 anni della Caremma, si sta vivendo ancora una fase (sembra paradossale, non lo è) di continuo manierismo innovatore, di una tensione a fare di più, diversamente e se possibile meglio rispetto al passato. E pure al presente.

Oggi  Cascina Caremma, che sorge nel territorio del Parco del Ticino, si estende su un territorio pari a 36 ettari dove si sviluppano la struttura recettiva, con 14 camere, il ristorante e il bistrot, la NatureSPA, sale per incontri meeting ricavate dall’ex granaio, l’ex fienile, la casa del guardiacaccia e una casetta nell’orto. A ottobre Lele Corti ha annunciato l’acquisizione di altre decine di ettari agricoli, che amplieranno e completeranno la produzione. Oltre al riso, alle verdure, al vino, alla produzione di salumi e carni, e molto altro ancora, la Caremma crescerà. Di nuovo, di più. Non solo o tanto per smania di grandezza, ma per la promessa fatta allora e viva ancora oggi: tenere viva la magia, la tensione, di un posto unico che ha fatto da battistrada a molti, nella valle del Ticino e nell’intera Lombardia (e non solo).

Il territorio di Cascina Caremma comprende anche i campi adibiti alla coltivazione, sia di cereali, sia di viti e  ortaggi, con spazi destinati all’allevamento di animali autoctoni, che permettono una ricca produzione di salumi locali. L’agriturismo è autosufficiente nella richiesta enogastronomica e i prodotti sono coltivati con tecniche bioagricole sperimentali.

Il ristorante si autoprovvigiona all’80% grazie all’azienda agricola di 36 ettari che produce beni alimentari nel rispetto della tradizione culinaria italiana. Dal riso alla polenta, dagli ortaggi a culture specializzate come la vite. Dal 2003 c’è anche una piccola produzione di vino. Il pane viene prodotti in 4 formati diversi a seconda delle farine utilizzate e sfornati da un forno della fine del 1600 presente in una delle sale della Cascina.

Le strutture di accoglienza sono state ricavate dalle antiche abitazione dei braccianti, degli affittuari e da un vecchio granaio, l’atmosfera è quella eco-chic, dal sapore agreste. I bambini apprezzeranno il giro nelle stalle a vedere gli animali.

E poi- ma una descrizione esaustiva durerebbe ore, forse giorni- nel tempo e cogli anni si sono aggiunte le collaborazioni con uno chef intellettualmente avanzato come Pietro Leeman, l’apertura di un albergo di charme e di un ristorante dove applicare la passione per la terra al fine dining (il Filo d Grano, nella splendida Morimondo), la continua ricerca sul benessere, la Spa, la piscina..

Ma quello che ancora succederà, che ancora accadrà, le nuove pagine da scrivere, sopravanzeranno quelle scritte e passate. Perché sempre rimanendo in campo musical- cinematografico, citando l’epico finale vergato da Alan Parker in The Commitments, “l’importante non era il successo del gruppo. Tu hai allargato loro gli orizzonti, hai ampliato le vedute, dato una speranza. E’ questa è poesia”.

A modo nostro, e in ritardo, tanti auguri per questi primi 30 anni, cascina Caremma. So long per te, Lele.

Fabrizio Provera

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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