― pubblicità ―

Dall'archivio:

Magnago: 94enne morta dopo la rapina, arrestato dai Carabinieri il presunto responsabile

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MAGNAGO – Nel pomeriggio del 7 dicembre 2021, a Magnago, al termine di attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio i militari della Stazione Carabinieri di Castano Primo e della Sezione Operativa della Compagnia di Legnano hanno arrestato, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, per rapina e omicidio preterintenzionale, emessa dal Tribunale di Busto Arsizio, B.G. 37enne di origine siciliana e residente a Lonate Pozzolo, con precedenti per furti e rapine, indagato per la rapina in abitazione ai danni della 94enne Maria Scampini avvenuta lo scorso 31 ottobre, deceduta poi, a seguito delle lesioni subite, il successivo 27 novembre.

Nella mattinata del 31 ottobre 2021, i militari della Stazione Carabinieri di Castano Primo sono intervenuti a Magnago presso l’abitazione di  Maria Scampini la quale era stata vittima di rapina. Dalle prime testimonianze fornite dal figlio, giunto sul posto a seguito di richiesta telefonica della madre, si era appreso che un uomo, sconosciuto alla donna, si era introdotto nell’abitazione e, dopo aver richiesto del denaro, richiesta alla quale la donna non aveva acconsentito, aveva aggredito la vittima strappandole gli orecchini che indossava per poi darsi alla fuga.

Le dichiarazioni rese dalla parte offesa ai militari operanti hanno poi confermato la dinamica dei fatti mentre le dichiarazioni dei vicini di casa hanno permesso di accertare che il giorno della rapina un giovane si stava aggirando nella cittadina dicendo di essere alla ricerca di un lavoro e veniva descritto come un “balordo” alla guida di una Fiat panda grigia.

Successivi accertamenti esperiti tramite la visione delle telecamere di videosorveglianza cittadina hanno consentito di risalire alla Fiat Panda, accertando che era intestata alla compagna del soggetto.

Parallelamente sono state disposte dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio attività tecniche di intercettazione e localizzazione del cellulare in uso all’indagato che hanno consentito di tracciarlo sul luogo della rapina ed al momento del fatto. L’uomo inoltre, in sede di interrogatorio, ha poi ammesso la propria responsabilità giustificando la necessità di denaro a causa dello stato di dipendenza da sostanze stupefacenti.

Sulla scorta degli elementi raccolti la Procura della Repubblica di Busto Arsizio, che fin dall’inizio ha sostenuto e coordinato le indagini, ha richiesto con tempestività l’emissione della custodia cautelare in carcere, poi concessa dal Tribunale di Busto Arsizio ed eseguita dai militari dalla Stazione Carabinieri di Castano Primo e della Sezione Operativa della Compagnia di Legnano.

L’operazione, avviata nell’immediatezza dei fatti, si è conclusa grazie, da un lato, all’abilità dei Carabinieri della Stazione di identificare il soggetto pur con pochi elementi disponibili e dall’altro alle capacità tecniche della componente investigativa che hanno consentito di acquisire determinanti elementi a suo carico. Non da ultimo, importantissimo e determinante è stato il contributo arrivato dalla preziosa collaborazione dei cittadini nonché dalla presenza della videosorveglianza di cui il Comune di Magnago, con lungimiranza, si è dotato. (comunicato ricevuto)

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi