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Progetto Magenta & il futuro dell’area ex Novaceta. Le domande senza (ancora) una risposta

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RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO – Torniamo a parlare di Novaceta, una fabbrica che non c’è più da anni e che si trova in un’area di 220 mila metri quadrati, oggetto di tanti nostri interventi in Consiglio Comunale e in città.
Qualche giorno fa l’annuncio del Sindaco Calati: la proprietà dell’area passa da un privato ad un altro privato, da una banca ad un fondo di investimento. Tante sono le cose che vorremmo dire per commentare questo annuncio. Ci limitiamo a qualche osservazione.
 

 

L’annuncio è stato fatto in una conferenza stampa e ha riempito i social.
Non in consiglio comunale e nemmeno alla città. Leggerezza? Sbadataggine? Voglia di comunicare in fretta una notizia giudicata importante? Sgarbo istituzionale? Sicuramente il Sindaco non ha mancato di far capire – e non è la prima volta – quanto poco importanti siano per lei i luoghi della democrazia e del confronto: le istituzioni sono meno importanti di un titolo sullo strillone dei
giornali. Ad oggi nessuna comunicazione ufficiale è stata fatta al Consiglio Comunale, alla conferenza dei capigruppo, alla città.
Un fondo di investimento compera l’area e realizzerà quanto previsto dal PGT vigente: lo strumento urbanistico è firmato Invernizzi-Salvaggio. Questo sancisce la sconfitta politica e amministrativa di questa giunta che si era presentata promettendo di variare uno strumento urbanistico che, in questi anni, ha ingessato la città.
 

 

Ma soprattutto il sindaco annuncia non meglio precisati lavori di bonifica dell’area senza specificare nulla sulla centrale termoelettrica – è stata acquistata anch’essa insieme all’area? – né sull’area exCral per la quale 2000 cittadini avevano sottoscritto una petizione promossa dal Comitato Dignità e Lavoro. Che ne sarà di quell’area e della richiesta di un parco pubblico a servizio della città? Che cosa deve essere bonificato?
Quali sono i tempi di intervento? E infine, la grossa domanda: cosa verrà
installato su un’area tanto importante per la città vista la sua posizione e soprattutto visti i bisogni che la città ha di lavoro e di spazi pubblici.

 

Silvia Minardi Progetto Magenta

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