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Ascoltati da noi per voi: Kayla Jane, ‘Filthy hands’, by Trex Roads

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Kayla Jane – “Filthy Hands” (2021)
La rete, i social e i servizi streaming, per quanto mi riguarda, hanno pochissimi lati positivi. Nel mondo della musica, negli anni, hanno fatto molti danni soprattutto ai negozi fisici, ahimè. Però esistono anche dei lati positivi e in questi mesi ho avuto modo di accorgermene.
 

Grazie ai social e alle mie recensioni che rimbalzavano nei gruppi e fra gli appassionati americani di musica indipendente, sono venuto a conoscenza ogni giorno di nuovi artisti, nuovi amici appassionati
come me e questa cosa cresce ogni giorno. Ecco questo preambolo lunghissimo per dirvi che ho conosciuto la texana Kayla Jane proprio in uno di questi gruppi di fan (per la precisione era il gruppo di fans dei Whiskey Myers).

Proprio lì c’era il video di questa ragazza bionda e la sua
chitarra acustica in casa che cantava la cover di Broken Window Serenade, una delle poesie rock più tragiche e intense della musica rock americana di oggi. Un colpo all’anima vero. Una voce intensa, emozionante, che ipnotizzava. Da quel giorno l’ho conosciuta virtualmente, seguo i suoi live sui social e finalmente dopo un singolo uscito l’anno scorso, eccomi a parlarvi del suo esordio discografico vero e proprio Filthy Hands.

Non è sempre facile passare dal cantare dal vivo allo studio di registrazione, immagino che sia molto diverso non avere di fronte subito il responso del pubblico, sapere che si suscita una reazione. Kayla Jane lo fa sembrare la cosa più naturale del mondo e dai tanti live che ho sentito non c’è differenza anzi una sì. La produzione che guida la sua voce, Josh Rodgers e Bart Rose presso il Fort Worth Sound di Fort Worth Texas, è perfetta, non invasiva e la band a supporto veramente notevole. Su tutti cito una leggenda della musica country americana che in questo splendido disco ha suonato il banjo e la chitarra dobro e cioè Milo Deering. Un sound cristallino
ma anche polveroso al punto giusto.

Veniamo ai 12 pezzi di questo esordio, un disco che è un mix di country e rock con l’anima soul che scorre nella voce di questa ragazza. La vera protagonista di queste poesie che sono le sue
canzoni, così intensa, così espressiva, avvolgente e potente allo stesso tempo. Un talento vero.

 

 

Basta premere play e le suadenti note di Flowers in October avvolgono le casse fino a che l’ugola di Kayla Jane prende il proscenio accompagnandoci in un pezzo che sa di ballata folk-
rock, come la successiva Come Pick Me Up, gli strumenti sembrano quasi intimoriti dalla potenza vocale, è un’immagine metaforica ovviamente ma la uso per sottolineare che la parte strumentale
è di prim’ordine ma in questo d isco non è la prima attrice. Kayla è una crooner, la sua voce è uno strumento a parte, protagonista assoluta di ogni brano.

Moon in Oklahoma è una delle mie preferite, un country rock energico e dal sapore honky tonk in alcuni passaggi, con la chitarra sugli scudi e un bel ritmo e un bellissimo testo. L’Oklahoma ispira
da sempre nel country testi notevoli, l’immensità della natura ha un effetto su questi artisti e Kayla
Jane non fa eccezione. Splendido anche l’assolo.
La title track è il pezzo che più mi ha stupito positivamente, un sound potente, un’anima rock che nei live acustici ovviamente non era apparsa. Un pezzo che a tutta band, dal vivo sarà di certo una bella scarica per il pubblico e con questa voce poi immagino l’intensità. Uno dei pezzi più belli che ho ascoltato recentemente, testo compreso. Questa ragazza merita attenzione e il Texas sempre attento al talento, sarà di certo il trampolino per conquistare gli States.

E’ il turno della canzone che mi ha fatto innamorare della sua voce e cioè la sua personalissima interpretazione di Broken Windows Serenade dei Whiskey Myers, una ballata struggente che la
sua voce fa sua con carattere e coraggio, meno rock ma da brividi veri. Si rende giustizia ad una poesia moderna tragica, il testo è uno dei più belli che ho mai letto, così diretto e semplice ma la voce di Kayla le dona una sfaccettatura femminile che ovviamente mancava all’originale cantata dal grande Cody Cannon.

I Lose è la versione acustica del suo primo singolo uscito lo scorso anno, una storia autobiografica di assoluta potenza narrativa che la versione acustica amplifica, anzi se devo dirla tutta la preferisco all’originale. E’ la sincera ammissione di una donna che capisce di aver perso quando si era innamorata di un uomo violento che la faceva sentire “una perdente della vita”.

 

Non è stato così per fortuna, la donna ha reagito e ne è uscita un’artista nuova, una donna nuova e più forte, forte come le emozioni che ci regala. Bellissimo pezzo.

Ci voleva una canzone che spezzasse un po’ la tensione, che facesse splendere il sole ed ecco arrivare il tex-mex di Lunch in Mexico, divertente e coinvolgente. Il ritmo prende e mette voglia di
ballare sotto il sole messicano, magari su di una bella spiaggia.

Bellissima la ballata Waitin on You, nei lenti la potenza espressiva della voce aumenta anche di più. Una prestazione davvero da incorniciare che continua coi pezzi successivi fino alla conclusiva
Waiting on June, fra soul e country, una passeggiata al caldo del sole estivo con Kayla a guidarci con le sue note suadenti suoni tipici della musica texana. Mi piace immaginarmi a sentire questo pezzo dal vivo dal palco dell’Old Post Office di Luckenbach. Sognare non costa nulla se non il prezzo di questo bellissimo disco.

Conoscendo da qualche mese la sua voce e il suo talento, attendevo con ansia questo debutto e devo dire che Kayla Jane mi ha confermato in pieno tutto e anzi ha messo delle sfumature che
non avrei mai pensato ma che mi hanno davvero fatto apprezzare ancora di più questo lavoro. La sua voce certo non si farà dimenticare e spero con tutto il cuore che Filthy Hands la metta sulla
mappa della più interessanti novità della musica texana e non solo.

Lo merita.

Buon ascolto,

Claudio Trezzani by Trex Roads www.trexroads.altervista.org
(nel blog trovate la versione inglese di questo articolo a questo link :
https://trexroads.altervista.org/filthy-hands-kayla-jane-2021-english/ )

 

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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