MAGENTA Ora dopo ora, la storia di Marco- l’ultra sessantenne che vive da mesi in un camper nel parcheggio del cimitero di Magenta- sta diventando, come si dice, ‘virale’. Al momento (ma la crescita ormai è inarrestabile, come sa chi si occupa di social media) circa 2 milioni e mezo di persone sono entrati a ‘contatto’ con la storia che ci ha raccontato il nostro sempre attento Graziano Masperi.
Sono arrivati centinaia di messaggi, oltre alle migliaia di Like su Facebook: da Brescia è arrivata persino una offerta di lavoro.
Ma sono molte le persone che si sono dette disponibili ad aiutarlo, confortandolo con beni di prima necessità (Marco frequenta il refettorio di Non Solo Pane) o vestiti.
Sono anche in molti a sollecitare un intervento pubblico: in questo caso le dinamiche sono delicate e vincolate alle leggi (e alla residenza, peraltro).
Di certo, tuttavia, se al di là degli angeli di Non di Solo Pane qualcun altro si facesse vedere o sentire, male non farebbe. Il terzo settore e l’associazionismo, a Magenta, sono una presenza fortissima. Sarebbe il caso che anche altri si muovessero, potendo.