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++ISS: Covid, morti NON vaccinati superiore di 23 volte rispetto a quelli vaccinati

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 
MILANO  In 8 mesi, dall’1 febbraio al 5 ottobre 2021, sono stati 38.096 i morti con positività a Sars-CoV-2.
Tra questi, 33.620 non avevano ancora ricevuto neanche una dose di vaccino anti-Covid, mentre 1.440 sono i decessi di persone vaccinate con ciclo completo (3,7% del totale del periodo considerato). In pratica, i morti che risultano non vaccinati sono 23 volte di più di quelli che avevano la doppia dose e sono stati ugualmente stroncati dal virus. E’ quanto emerge da un approfondimento contenuto nel report periodico sui decessi dell’Istituto superiore di sanità (Iss), pubblicato oggi, e basato sull’analisi di un campione di 671 cartelle cliniche di morti avvenute nell’arco temporale analizzato.

L’analisi delle caratteristiche dei deceduti indica che la presenza di cardiopatie (cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale e scompenso cardiaco), di demenza e di cancro si è dimostrata più alta nel campione di vaccinati.

SULLA TERZA DOSE

 “È ragionevole pensare che tra la fine dell`anno e l`inizio del prossimo anno si proceda con l`allargamento della platea per coloro che dovranno ricevere la terza dose. La tempistica sulla quale si sta ragionando è questa”. Lo ha detto a Buongiorno, su Sky TG24, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa.

“Per la scelta di fare la terza dose” a tutti, ha proseguito Costa, “siamo in un ambito in cui la politica deve prendere atto di quelle che saranno le indicazioni scientifiche, su questo credo sia opportuno dividere in maniera netta le competenze: la politica si deve assumere la responsabilità di declinare le scelte, ma lo deve fare sulla base di quello che la scienza ci dice. Oggi le indicazioni che abbiamo sono di procedere con la terza dose sui fragili e gli ultrasessantenni. È ragionevole pensare che ci sarà un`estensione”.

“Il compito del governo è farsi trovare pronto per la somministrazione e sotto questo aspetto garantiamo di esserlo, sia per quanto riguarda la logistica sui territori che per la disponibilità di vaccini. Le indicazioni ci dicono che è ragionevole pensare che si andrà verso la terza dose diffusa e lo faremo gradualmente. Mi pare che anche sulla terza dose ci sia una risposta positiva da parte dei cittadini, dobbiamo continuare affidandoci al loro senso di responsabilità, che è stato ampiamente dimostrato sia nel rispetto delle regole, sia nella disponibilità sulla vaccinazione. Ci hanno fatto raggiungere numeri straordinari che ci consentono di proseguire nel percorso di ritorno alla normalità”, ha concluso Costa.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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