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Approvato il programma strategico triennale per la ricerca, innovazione e il trasferimento tecnologico 2021 – 2023

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L’Assessore Fabrizio Sala: mobilitate risorse per un miliardo e mezzo di euro. Via libera dal Consiglio regionale

MILANO Approvato oggi dal Consiglio Regionale il Programma Strategico Triennale per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico, un documento programmatico che fornisce un quadro previsionale degli interventi da realizzare in questi settori e che mobiliterà risorse, pubbliche e private, per 1,5 miliardi di euro.

LA PERSONA E I SUOI BISOGNI AL CENTRO – “Ricerca e innovazione – ha detto l’assessore alla Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia Fabrizio Sala – sono la strada per rispondere alle grandi sfide del nostro tempo, che non sono solo sfide tecnologiche ed economiche, ma anche ambientali e sociali”.

“Queste sono sfide che la pandemia ha acuito – ha commentato – rendendo ancora più urgente sostenere il territorio nella sua capacità di affrontare cambiamenti repentini e un contesto di grande incertezza. Per farlo abbiamo confermato la nostra scelta strategica fondamentale, che è anche un tratto distintivo delle nostre politiche: mettere al centro di tutte le scelte la persona e i suoi bisogni”.

“Ringrazio il Consiglio regionale – ha chiosato – per la grande partecipazione al voto in Aula e per l’interesse mostrato nei confronti del Piano, il cui obiettivo è infatti rafforzare la relazione tra le politiche di ricerca e innovazione e i bisogni dei cittadini e della comunità”.

Il Programma strategico è stato predisposto attraverso un percorso articolato di condivisione con vari attori del territorio: le Direzione Generali, il Sistema Regionale, il Foro per la Ricerca e Innovazione, le associazioni di categoria, le università, gli istituti di ricerca, i parchi tecnologici, i cluster tecnologici, le associazioni dei lavoratori e degli enti locali, ma anche i cittadini lombardi. Novità dell’edizione 2021-2023 è stata infatti l’introduzione di un percorso partecipativo strutturato che ha visto il coinvolgimento, in due diversi momenti, di un campione di oltre 1000 cittadini lombardi che si sono espressi riguardo i nuovi bisogni, in particolare del post-Covid, e riguardo al ruolo della Ricerca e Innovazione.

 

GLI ECOSISTEMI DEL PST E LE AREE PRIORITARIE – Ambiti di azione del PST sono quelli degli otto ecosistemi dell’innovazione già presenti nell’edizione 2018-2020: nutrizione; salute e life science; cultura e conoscenza; connettività e informazione; smart mobility e architecture; sviluppo sociale; sostenibilità; manifattura avanzata.

 

Sono invece cinque le Aree di sviluppo sulle quali Regione Lombardia intende concentrarsi per realizzare la sua visione del futuro all’interno del PST:

 

1. Trasferimento tecnologico e di conoscenza, con l’obiettivo di stimolare lo sviluppo di un efficace intreccio di Relazioni tra università, imprese, centri di ricerca, cittadini e pubblica amministrazione, secondo i principi della Ricerca e Innovazione Responsabile;

 

2. Sviluppo del capitale umano;

 

3. Tecnologie digitali e dell’ICT di frontiera, per semplificare la vita dei cittadini e delle imprese e trasformare la Lombardia in un territorio resiliente e integralmente SMART;

 

4. Infrastrutture di sistema, per rafforzare la capacità innovativa del territorio;

 

5. Sviluppo sostenibile, non solo nella dimensione più strettamente ambientale, ma anche in quella economica e sociale.

MOBILITATE RISORSE PER 1,5 MILIARDI – “Per questa programmazione prevediamo investimenti, sia pubblici che privati, pari a 1,5 miliardi di euro” ha aggiunto F.Sala.

“Nello scorso triennio la previsione era che il piano mobilitasse risorse pari a 750 milioni di euro – ha proseguito – I privati però hanno incrementato i propri investimenti raggiungendo quota un miliardo. Questo ci dice che investire in ricerca e innovazione e creare le condizioni per permettere alle nostre imprese di crescere in questi settori è la strada giusta”.

Complessivamente, il Programma Strategico muove infatti oltre 1,5 miliardi di euro sui temi della ricerca, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico provenienti da risorse regionali, nazionali ed europee.

 

Comprende 70 iniziative di Ricerca e Innovazione proposte dalle diverse Direzioni Generali e dagli Enti Sireg. Inoltre, questa nuova edizione del Programma mappa anche 30 iniziative di R&I provenienti dal territorio.

 

I PRIMI INTERVENTI – Nel dettaglio, ecco gli interventi previsti nel Programma Strategico Triennale per la Ricerca, l’Innovazione e il trasferimento tecnologico in capo alla Direzione Generale Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione di Regione Lombardia:
– 30 milioni per ammodernamento delle strumentazioni digitali nelle Università lombarde;

 

– 25 milioni per adeguamento delle infrastrutture pubbliche di connettività per lo sviluppo della tecnologia Blockchain e per la condivisione dei dati con gli attori lombardi in ottica di semplificazione di accesso alle misure e ai servizi pubblici;

 

– 19 milioni per supportare progetti di sviluppo di innovazione delle imprese lombarde;

 

– 15 milioni per la creazione di un centro di eccellenza per le scienze della vita per il tramite dei 4 Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) pubblici lombardi;

 

– 13,5 milioni per nuovi accordi con le Università lombarde per la creazione di infrastrutture di ricerca mediante attrezzature o interventi strutturali;

 

– 12 milioni per la realizzazione del Centro di ricerca universitaria e sedi di laboratori di innovazione tecnologica per dare impulso allo sviluppo del Distretto della Scienza della Città di Pavia;

 

– 10 milioni per la realizzazione di un’innovativa infrastruttura di supporto verso l’economia circolare con Università degli Studi Milano, Politecnico di Milano, Università Milano-Bicocca, Università degli studi di Pavia e CNR-STIIMA (Istituto di Sistemi e Tecnologie Industriali Intelligenti per il Manifatturiero Avanzato);

 

– 4 milioni per un accordo attuativo con i 4 IRCCS pubblici lombardi per la realizzazione di un progetto complesso di ricerca industriale e la costituzione di un ufficio di trasferimento tecnologico congiunto;

 

– 2 milioni per la realizzazione di nuovi laboratori per ricerca e sviluppo nella nuova sede operativa dell’IIT a Milano;

 

– 1 milione per sostenere le micro, piccole e medie imprese e i liberi professionisti nell’ottenimento di nuovi brevetti europei e internazionali.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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