RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
SANTO STEFANO TICINO – Dopo due anni di stallo stiamo ricominciando a vivere, incontrarci, progettare. L’Italia per una volta non è l’ultima della classe, decessi e terapie intensive diminuiscono, l’economia tira e la gente si riorganizza, spesso secondo una scala di priorità rimodulata dalla recente esperienza pandemica.
Anche a Santo Stefano Ticino è tempo di guardare al futuro e provare a immaginarne uno che non sia la semplice prosecuzione del presente.
Non ha senso aspettare che i contagi scendano a zero o le prossime elezioni amministrative, il tempo della discussione, del confronto, della progettazione comincia ora.
La domanda è dunque: se ne discute? Quali soggetti, quali realtà possono, vogliono, devono farsi protagonisti di questo processo?
Chi si assume il compito di immaginare, proporre, discutere un modello di sviluppo per Santo Stefano Ticino a breve, medio e lungo termine?
Quali soggetti sono disponibili a partecipare le loro idee sul paese, la sua vocazione geografica sospesa tra il localismo spinto e l’aggancio alla grande città, le possibilità di crescita economica, culturale, sociale, demografica di cui dispone o si potrebbe dotare?
È auspicabile un dibattito ampio, coraggioso, non banale in cui le associazioni, i partiti, l’amministrazione, gli operatori economici, i privati cittadini possano avere modo di interagire e contribuire.
Sarebbe magnifica una comunità che trovi dei luoghi creativi di dibattito e reciproco arricchimento, che arrivi ad accettare il proprio pluralismo sociale, la complementarità delle sue componenti, anche le inevitabili conflittualità delle idee e degli interessi per trovare un nuovo baricentro che la proietti nei prossimi 10 anni.
Partito Democratico di Santo Stefano Ticino