― pubblicità ―

Dall'archivio:

IL CASO. Boffalora sopra Ticino, confusione green pass: “Io vaccinata con doppia dose, ma il mio certificato non è valido”

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

BOFFALORA SOPRA TICINO I problemi sono cominciati, casualmente, durante la festa della Sucia di Boffalora sopra Ticino. Quando, durante un controllo dei green pass per accedere ad un saggio delle loro bimbe, risultava che la certificazione non era valida. Ma come era possibile? L’avvocato Paola Monti che ha lo studio a Boffalora si era sottoposta regolarmente alla doppia dose di vaccino e mai si sarebbe aspettata una risposta simile durante la lettura del QR Code. Eppure il responso era inequivocabile.

“E non si è trattato di un errore – ha spiegato – da controlli successivi risultava che il mio green pass non andava bene”. Il problema dell’avvocato Monti è quello che riguarda migliaia di persone, anche nel territorio. Aveva fatto la prima dose di vaccino Pfizer al centro Malpensa Fiere il 7 giugno e la seconda in un’altra regione. Il richiamo era stato fissato per il 13 luglio, ma lei trovandosi in vacanza con i figli, l’ha fatto dove si trovava, come era consentito. Ovvero in Emilia Romagna. Tutto in regola, con le certificazioni cartacee regolarmente rilasciate che attestano le somministrazioni avvenute.

Finché non si è trovata di fronte alla prova del nove che le boccia il green pass perché la seconda dose fatta in altra regione viene considerata come fosse la prima. “Ho fatto la doppia dose, ma non potrò usare la certificazione verde e questo è assurdo – aggiunge – Ho chiamato il mondo intero per avere delle risposte, ma la cosa che più rammarica è il rimpallo di responsabilità. Nessuno sa cosa fare e il rischio è che ci si trascini in questa situazione finché l’emergenza non sarà definitivamente cessata. Nel frattempo noi che ci troviamo in questa situazione non potremo accedere a servizi essenziali”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi