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Corbetta: quanto vale il convitato di pietra (tradotto Antonio Cipriano) e perché la partita finirà ai supplementari

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“Ha ragione Luca Del Gobbo  – uno che all’Amministrazione Magenta farebbe comodo come Eriksen nel centrocampo dell’Inter al posto dell’impalpabile Chalanoglu (che spediremmo volentieri da dove è venuto)  – a sostenere che la figura del Sindaco non deve essere divisa bensì inclusiva. Non a caso, lo slogan vecchio ma sempre buono “Il Sindaco di tutti” non va mai fuori moda.

E quindi l’ex Primo cittadino di Magenta che al secondo mandato raccolse il 68 percento dei consensi, roba da Bulgaria in piena epoca Muro di Berlino (ma per fortuna il buon Del Gobbo mai e poi mai sarà comunista, benché le sue origini toscane avrebbero potuto portarlo a ‘peccare’ visto che da quelle parti all’epoca anche il primo che passava per la strada vinceva con indosso la falce e martello) e che è oggi Consigliere regionale e leader del centrodestra del Magentino (benchè senza partito, ci scusi l’amico Luca per la battuta. Ma la capirà, ne siamo certi, perché oggi vale molto di più il brand DEL GOBBO,  di tutta NOI con l’Italia messa assieme…) fa bene a ricordare le doti che deve avere un Sindaco. Tanto più a proposito di Corbetta, dove Marco Ballarini indubbiamente è una figura divisiva. Uno un po’ spaccone, secondo molti, per cui o lo ami o lo detesti.  Ergo, come ha scritto anche il collega e amico  Fabrizio Provera qualche ora prima, quella di Del Gobbo è un’analisi lucida, apparentemente impeccabile. Però come in tutte le cose della politica c’è anche il risvolto della medaglia.

Perché se è vero che Ballarini può non piacere ed essere figura assai divisiva è anche vero che la presentazione di un’alternativa nel centrodestra – perché vanno bene i balletti di Ballarini, va bene il suo cinema a colori in cui si dimentica di essere stato dentro ai partiti, però, è evidente che il Sindaco di Corbetta abbia nel suo modus operandi, così come nei suoi valori e ideali una base culturale che è chiaramente ancorata al centrodestra –  risponde anche ad un chiaro regolamento di conti interno al centrodestra nel Magentino.

Che è la logica conseguenza, dell’essere amato o…detestato. A questo punto, però, non sappiamo se la scelta di Bassetto e di costruire una coalizione ‘per far perdere’ Ballarini, risponda più a quest’ultima visione della politica – che consentiteci non ci pare granché migliore di quella palesemente criticabile dell’uomo solo al comando – o effettivamente a quella di dare a Corbetta e al Magentino, un interlocutore che sappia rapportarsi agli altri suoi colleghi in modo un po’ meno sbruffone. Il dubbio, ci sia consentito, ci rimane. 

Così come ci rimane quello ancor più fondato, che ai Corbettesi queste ‘beghe’ interessino fino ad un certo punto. Da Magentini, siamo convinti, anche se è pur vero il proverbio che l’erba del vicino è sempre più verde, qui lo scriviamo testualmente senza offesa per nessuno, la critica è oggettiva non personale, in un ideale faccia a faccia Ballarini – Calati, il primo vincerebbe con un bel 3 a 0 e tutti a casa.

Per cui l’auspicio, almeno per il centrodestra ‘originale’ o presunto tale, è che dentro a questa analisi lucida sia stato considerato anche il dato amministrativo relativo all’operato dell’attuale Sindaco. Ossia di quanto abbia fatto o meno Ballarini. Se invece alla base di tutto  prevalesse il livore, gli screzi, l’essersi segnati al dito certi atteggiamenti di Ballarini, beh, allora, non siamo così sicuri di quella lucidità di cui abbiamo scritto sopra. Almeno rispetto ad un discorso più complessivo. 

Di sicuro, in tutta questa vicenda il vero convitato di pietra è rappresentato dalla sinistra corbettese. Antonio Cipriano viene dato da tutti per perdente. Roba che fa un po’ tristezza se si pensa che Corbetta all’epoca del PCI poi PDS era un feudo rosso o quasi. 

Ma il suo 18- 20% oggi sono questi i numeri che girano per Cipriano,  al quasi certo ballottaggio conterà eccome. Perché anche in politica vale la legge in verità non molto nobile, che se il tuo nemico è anche il mio, allora, possiamo essere ‘amici’…. Tradotto, Ballarini sta sui maroni – scusate il francesismo – sia al centrodestra di Bassetto, sia a chi in questi anni è stato tenuto sotto spada da Ballarini…. dunque…

Ovvio che l’alleanza tra il Cdx ‘originale’ e il Csx di Cipriano è qualcosa che non sarà mai annunciato. Perché cosa contro natura e in fin dei conti, il cui collante è dato solo dal fatto di buttar giù dalla torre il detestato Ballarini…..

Però non ci vogliono telecamere nascoste, tanto per rimanere sull’attualità politica e giornalistica di oggi, inviati sotto copertura o altro ancora, per pensare che in caso di ballottaggio, qualche telefonata, qualche caffè e qualche pizza, magari lontano da occhi indiscreti, potrebbe anche essere organizzata.  Da qui passa, a nostro avviso, la possibilità di successo o meno del Cdx di Bassetto, così come da qui il rischio che l’attuale Sindaco in cerca di riconferma possa restare al suo posto. Non a caso, Ballarini sarebbe molto più tranquillo se riuscisse a chiudere i giochi al primo turno.

Ma questa oggettivamente appare come una missione impossibile. Sarebbe un risultato eclatante – a cui noi obiettivamente non crediamo – che avrebbe conseguenze devastanti in termini d’immagine per il Cdx e per i suoi referenti più alti. Ma a cui noi non crediamo. Tutto si deciderà ai supplementari e il convitato di pietra potrà segnare il gol decisivo. Per adesso buona partita (anzi elezioni a tutti), tanto ci rivedremo tra due settimane o giù di lì…”.

 

 

 

Fabrizio Valenti

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