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No Vax: decimo sabato di manifestazione, a Milano

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MILANO  “Duomo, duomo”. Con questo grido per il decimo sabato consecutivo il popolo eterogeneo e milanese dei No vax e dei No Green pass si prende il centro della citta’ e non solo. E per la prima volta dallo scorso 24 luglio i negazionisti e gli scettici del Covid-19 entrano in contatto con le forze dell’ordine.

Sono le 17.50 quando dopo due ore di concentramento in piazza Fontana anziche’ partire verso largo Augusto come concordato con la Questura i manifestanti scattano verso piazza Duomo dove e’ in corso un comizio di Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni. Fanno pochi metri e si trovano sbarrata la strada da un cordone di poliziotti e carabinieri in assetto anti sommossa. Un blocco che non viene accettato:
“Venduti! Venduti!” e “Giu’ il casco!”, sono le grida. Le prime file premono e le forze dell’ordine rispondono per pochi secondi con gli scudi e i manganelli. Dalle retrovie la pressione sale e i contestatori riescono a sfondare la barriera per poche decine di metri prima che le forze dell’ordine si riposizionino con alle spalle la copertura di altri rinforzi e dei blindati. E a questo punto che in modo improvviso e repentino i manifestanti aggirano il blocco e la Cattedrale raggiungendo la piazza da corso Vittorio Emanuele. Anche la leader di FdI, a evento elettorale terminato, per un paio minuti rimane bloccata in auto a causa del passaggio del serpentone. Poi e’ caos con la testa del corteo che continua a cambiare direzione per disorientare Polizia e Carabinieri. Un tentativo non riuscito di attraversare la Galleria e l’aggressione da parte di una decina di negazionisti con insulti e strattoni a un giovane Pro Vax in via Case rotte sono i momenti di maggior tensione prima di nuovo un passaggio in piazza Duomo. Qui la testa del corteo fino a questo momento senza una guida viene presa da un gruppo di studenti universitari dietro lo striscione “No Green pass in universita’ e in altri parti della societa’”. Il gruppo, che conta la presenza di 4mila persone, riparte verso via Torino direzione Darsena. Solo sotto la Torre Velasca, dopo aver percorso la cerchia dei Bastoni e corso di Porta Romana, il fronte della protesta si spacca. Gli universitari puntano alla sede della Statale mentre le altre anime vogliono arrivare al Palazzo di Giustizia. Prevale la seconda linea.

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