― pubblicità ―

Dall'archivio:

1938: Vedova, con sette figli da sfamare, ritorna nella madre Patria…

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.


TURBIGO – E’ dedicato ad ‘Angela, la Svizzera’ il libro che sarà presentato giovedì 16 novembre, alle 21, all’Iris di Via Roma, alla presenza dell’autrice Franca Garavaglia.
Una donna coraggiosa e forte l’Angela che, nell’aprile del 1938, arrivò in paese in treno, proveniente da un Cantone Svizzero (Uri, paese Altdorf) con sette figli al seguito. Il marito Rama, di origini bergamasche, se n’era andato anzitempo e mamma Angela, romagnola di Cesena, non ce la faceva più a tirare avanti da sola per cui ritornò in Italia con suoi figli e si diede da fare per tirarli grandi, anche perché del ‘reddito di cittadinanza’ ancora non se ne parlava. Angela morì dopo una decina di anni dal suo ritorno nella madre Patria (novembre 1949), lasciando in eredità i sei maschi all’unica figlia femmina, Marilli, che dovette fare da mamma ai fratelli. Al sabato sera gli preparava i vestiti della festa e il cambio: su ogni sedia posava la camicia bianca, la maglia, le calze e sotto la sedia le scarpe lucidate… Una storia che fa onore a questa famiglia profondamente radicata nel tessuto sociale turbighese.
NON SOLO ‘ANGELA’. Il libro è una ricerca storico-iconografica sulla vita nel Novecento. Sono stati tolti dall’oblio collettivo alcuni personaggi – tra cui ‘Angela’ – che hanno marcato il territorio, ma anche famiglie come i Bienati, i Cormani, i Cedrati…
Un occhio attento è stato rivolto all’evoluzione del paese, attraverso ‘i giochi della memoria’ della signora Franca Garavaglia, che ha percorso il ‘secolo breve’ e ne ha registrato i segni più salienti. Ai ricordi della Franca sono state aggiunte alcune interviste che hanno tratteggiato quello che fu lo sviluppo industriale-commerciale nel Novecento che ha cambiato letteralmente la ‘faccia’ al Turbighese.
Le immagini sono un sorta di photo trouvée, reperite casualmente. Scatti ritrovati nei cassetti che hanno un grande fascino, specialmente quando si focalizzano su scene private del quotidiano. Sono singoli momenti intimi appartenuti a qualcuno, vite vissute in un tempo passato. Vanno dalla fine dell’Ottocento fino agli anni Sessanta del Novecento e mostrano i cambiamenti avvenuti nella società turbighese.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi