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++Elezioni/1, ai centristi del cdx 15 collegi: Lupi a Milano, la Brambilla ottiene un posto come Rotondi a Sgarbi (speriamo lontano dall’est Ticino..)

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MILANO  Alla fine dovrebbero essere 15 gli uninominali riservati a ‘Noi moderati’, la quarta gamba centrodestra, ‘garantiti’ per lo più da Giorgia Meloni (13 dovrebbero essere quelli ‘offerti da Fdi’).

Questo pomeriggio Giovanni Toti ci ha scherzato su, lasciando una riunione tecnica di coalizione in via della Scrofa, dedicata alla definizione del numero delle donne da ripartire tra gli alleati secondo il principio della parità di genere: ”16 o 15 uninominali per noi centristi? Stiamo lì…”. La novità è che oggi l’imprenditore Paolo Damilano, indicato come papabile per il sedicesimo seggio, si è tirato fuori dalla mischia con una nota, confermando quota 15. ”Torino Bellissima’ non sarà presente alle prossime elezioni politiche di settembre perché non è ancora il momento di farlo”, ha assicurato lo stesso Damilano con un lungo post su Fb. Il problema vero, però, è che tutto è ancora in alto mare, visto che non si sarebbero ancora conclusi gli incroci uomo-donna. Non solo. Non tutti i 15 posti sono blindati. Secondo i più pessimisti, solo sei o sette, sarebbero considerati certi, gli altri, invece, sembrerebbero contendibili, ma non sicuri e questo avrebbe già scatenato una serie di malumori.

Numeri alla mano, gli uninominali riservati ai ‘piccoli della coalizione’ sono così ripartiti: 4 spettano Nci di Maurizio Lupi, che correrà nella sua Milano, mentre il vicepresidente del partito, Saverio Romano, si presenterà nel collegio siciliano di Bagheria; 4 andranno ai ‘totiani, 2 all’Udc (il segretario nazionale, Lorenzo Cesa, viene dato in corsa nel Molise); 2 a ‘Coraggio Italia’ di Luigi Brugnaro (uno in Trentino Alto Adige sarà assegnato alla vicepresidente del partito, la deputata Michaela Biancofiore); uno verrà dato all’attuale deputato azzurro e presidente di Verde è popolare’, il democristiano Gianfranco Rotondi. Al momento nel ‘maggioritario’ ci sono anche l’animalista ed ex ministro dell’Ambiente del Berlusconi quater, Michela Vittoria Brambilla, e Vittorio Sgarbi, leader di Rinascimento. Speriamo solo che la Brambilla non venga ricandidata nei collegi dell’est Ticino.

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