― pubblicità ―

Dall'archivio:

14 profughi afghani arrivati nella notte a Milano

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

MILANO  Quattordici profughi afghani sono arrivati questa notte nei due appartamenti allestiti nei giorni scorsi nei pressi di Casa Suraya, il centro di via Padre Salerio a Milano, aperto nel 2013 dalla Caritas Ambrosiana e gestito dalla cooperativa Farsi Prossimo per accogliere i siriani che allora erano giunti nel capoluogo lombardo fuggendo dal regime di Bashar al-Assad. Arrivati grazie ad uno dei ponti aerei organizzati nei giorni scorsi dal governo italiano, informa una nota, sono stati assegnati dalla Prefettura alla cooperativa Farsi Prossimo promossa dalla Caritas Ambrosiana dopo aver trascorso la quarantena nell’hub di prima accoglienza gestito dalla Croce Rossa e dalla Protezione civile ad Avezzano.

Gli ospiti sono stati suddivisi negli alloggi: la famiglia piu’ numerosa composta da 8 persone di cui 5 bambini in quello al piano terreno, gli altri (4 coppie, di cui una composta da un fratello e una sorella) in quello al piano superiore.
Gli operatori, informa una nota, riferiscono questa mattina che sono ancora provati dal viaggio e dai giorni difficili che hanno dovuto affrontare ma sono anche sollevati per essere riusciti a mettersi in salvo scappando dal regime dei talebani. Per loro comincera’ una nuova vita che partira’ dalla domanda di asilo per accedere al programma di protezione previsto per i rifugiati politici. Nel frattempo, in attesa di conoscere il numero di profughi afghani che sara’ necessario ricollocare nel territorio della Diocesi, su richiesta delle Prefetture di Milano, Monza-Brianza, Varese e Lecco gli operatori della Caritas Ambrosiana hanno avviato una ricerca di posti tra le strutture ecclesiali. Ad oggi ne sono gia’ state individuate 5, di cui 3 appartamenti parrocchiali, che saranno messi a disposizione delle Prefetture e che, a seconda delle necessita’, potranno essere accreditate per entrare a far parte del sistema di accoglienza statale.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi