MILANO – La Corte d’Appello di Milano ha indennizzato Stefano Binda per i 1286 giorni che ha trascorso in carcere per l’omicidio della studentessa Lidia Macchi prima di essere assolto in via definitiva nel gennaio 2021.
La Corte, come ha spiegato il difensore di Binda, l’avvocato Patrizia Esposito, ha accordato al 53enne la somma di circa 303mila euro per il tempo trascorso in carcere ma non ha riconosciuto altri indennizzi.
A depositare l’ordinanza con cui è stato indennizzato Stefano Binda è stata la quinta sezione della Corte d’Appello di Milano che ha accolto l’istanza di riparazione per ingiusta detenzione proposta dal 53enne. Nel dettaglio, la somma liquidata ammonta a 303.277,38 euro.
Stefano Binda nel gennaio del 2021 era stato assolto definitivamente dall’accusa di aver ucciso Lidia Macchi, la giovane studentessa trovata morta con 29 coltellate nel gennaio 1987 in un bosco a Cittiglio, nel Varesotto. Un caso rimasto irrisolto da allora.