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Turisti chilometro zero, alla scoperta di San Zenone

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CASTANO PRIMO – Porte aperte, ma soprattutto mente e occhi aperti! Le giornate ci consentono di essere ancora turisti e scoprire luoghi, anche a due passi da casa nostra, perché il territorio diventa fonte di storia arte e cultura.
Accompagnati dallo storico e collega Giuseppe Leoni, che da fonte bibliografica diventa guida, andiamo alla scoperta di un tesoro, la chiesa di San Zenone a Castano Primo. Come fosse originariamente, lo si può dedurre da alcune descrizioni dei resoconti delle visite pastorali dei secoli XVI e XVII, come si spiega nelle 74 pagine del libro. La chiesa all’epoca era lunga 50 metri, larga 15 ed alta 21, sulla facciata c’era una sola finestra circolare ed una porta.
La lettura come conoscenza, la visita come apprezzamento: statue, decorazioni, cappella, pulpito, affreschi e architetture della chiesa di San Zenone sono sotto la lente di ingrandimento nel libro curato dalla Pro Loco che dai secoli passati arriva fino ai nostri giorni. L’attuale chiesa prepositurale è il frutto di un ingrandimento dell’antica chiesetta dedicata allo stesso Santo che sorgeva, già nell’anno 974, nell’area dell’antico castello di Castano. Il precedente santuario fu rifatto nel 1345, sull’area del castello ormai distrutto. Esso originariamente, però, aveva un altro stile: l’area, infatti, era quella della chiesa attuale, ma la sua struttura venne modificata nel secolo XVIII. Il campanile era, come adesso, sulla parete meridionale ed aveva due porte: una che dava nella chiesa ed una che dava all’esterno. Proprio la sua forma quadrata e la sua posizione inducono a pensare che in origine fosse stata una torre dell’antico castello.
“San Zenone a Castano Primo” merita una visita e prima una lettura: le pagine racchiudono ricordi speciali in bianco e nero, frutto della preziosa collaborazione di cittadini e archivi digitali di informazione, come CP Container, il sito internet che ha messo a disposizione immagini inedite della città.

La riscoperta della chiesa di San Zenone a Castano prosegue soffermandosi davanti al prezioso Crocifisso, posto nella nicchia sull’altare maggiore. Non bisogna infatti dimenticare che qui è custodito un oggetto venerato da secoli e che sarebbe stato portato da Gerusalemme dal nobile castanese e crociato fra’ Rodolfo della Croce. Citato durante le visite pastorali di San Carlo, venne considerato miracoloso a partire dal 1630, quando fu invocato per proteggere dall’epidemia di peste e innalzato ogni volta che la sofferenza colpiva gli abitanti di Castano. Per devozione a questo Crocifisso si tengono solenni festeggiamenti ogni 25 anni da metà Ottocento. L’ultima Festa del Crocifisso è del maggio 2009.

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