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Sinistra per Corbetta e il referendum: “Non andate a votare!”

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RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO – “Sinistra per Corbetta esprime la sua massima contrarietà ad un referendum che invoca, in maniera menzognera, l’autonomia della Lombardia per nome e per conto del Presidente Maroni, lo stesso che dieci anni fa bloccò le trattative di discussioni già avviate in merito. Che si tratti di pura propaganda politica, voluta da Maroni e dal centro destra regionale a guida leghista come traino per la campagna elettorale del 2018, è fuor dubbio! Il quesito referendario chiede esattamente ciò che è già previsto dalla Costituzione con l’articolo 116 “federalismo differenziato” o “regionalismo differenziato, che riconosce alle Regioni a statuto ordinario la possibilità di accedere a condizioni differenziate di autonomia.

 

Perché allora il Governatore della Lombardia non ha fatto nulla in tutti questi anni per attivare la procedura istituzionale, attraverso un’iniziativa della Regione? Sarebbe bastato sentire gli enti locali e concludere con una legge dello Stato, approvata dalle Camere a maggioranza assoluta dei componenti, sulla base di intesa fra Stato e Regione.

Si poteva fare, esattamente come ha fatto l’Emilia Romagna. La domanda quindi sorge spontanea: perché fare un referendum il cui costo è pari o superiore a 50 milioni di euro e non applicare gratuitamente la nostra carta costituzionale? A maggior ragione se si tratta di un referendum consultivo, non richiesto dai cittadini con raccolta firme, che oltretutto non concederà alcuna autonomia alla Lombardia. Se anche fosse che i cittadini lombardi andassero a votare in massa per il si, non cambierebbe assolutamente nulla!!! La Regione non diventerebbe autonoma, non si abbasserebbero le tasse e non potremo riavere il residuo fiscale. Insomma, un inutile spreco di risorse a carico dei cittadini lombardi, che indigna profondamente, considerata la continua riduzione di risorse per la sanità, la scuola e per l’assistenza ai soggetti più deboli, perpetrata finora dalla giunta Maroni. Non possiamo abbassarci ai giochini politici di chi, per ridare credibilità alla Lega, sperpera soldi pubblici senza ragione alcuna. E’ il tentativo di compiere un passettino più in là nel percorso di distruzione della coesione sociale e nazionale, dove è più semplice far credere che arriveranno maggiori risorse nelle regioni del nord a discapito d’altri ( gli stessi a cui poi Salvini va a elemosinare i voti con la scusa dei migranti, dimenticandosi un ventennio di insulti contro il mezzogiorno chiamato il più delle volte feccia) piuttosto di impegnarsi in politiche meno limitanti e che non pensino unicamente a rendere ricca la grande finanza e le classi sociali apicali. In sostanza, un referendum che non aprirà nessun dibattito sul superamento delle regioni a statuto speciale. L’unica cosa giusta da fare per noi è NON andare a votare, per non diventare complici dell’inutilità e strumentalità di un Referendum ingannevole”.

 

*Sonia Labate (nella foto sopra), Sinistra per Corbetta

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