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Salviamo il Paesaggio (ri)lancia l’attacco: ‘Niente discarica tra Casorezzo e Busto’

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Riceviamo e pubblichiamo dal comitato Salviamo il Paesaggio

BUSTO GAROLFO – Nella sala di un complesso scolastico ci saremmo aspettati altri insegnamenti che la triste riproposizione di una politica fatta di parole vuote, di strategie a segugium penis, di tentativi di bloccare fisicamente il dissenso da parte di rappresentanti delle istituzioni, di stupidi balbettii di chi pensa di condurre una battaglia senza aver capito niente, di portatori di acqua con le orecchie.

Noi ci siamo divertiti molto a scrivere quello che pensavamo, perché era l’unico modo possibile.
Ci siamo anche molto divertiti a vedere le claque di partito applaudire a comando a qualsiasi
contraddittoria esternazione del proprio politico di riferimento.

Il ‘che fare’ glielo abbiamo ripetuto per l’ennesima volta a chi ha responsabilità istituzionali e vuole
IMPORRE con la forza una discarica di rifiuti speciali a un territorio che non la vuole:
AI SINDACI DELLA ZONA : decidetevi a usare gli strumenti che avete (ordinanze) 
AL PARCO DEL ROCCOLO : batti un colpo se ci sei
A CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO : ritira i decreti che hai emesso
A REGIONE LOMBARDIA : assumiti le tue responsabilità nei confronti delle agenzie che controlli, delle leggi che hai promulgato e dei controlli

Quello che chiediamo l’abbiamo scritto e lo ribadiamo perché ormai non è più tempo per salvare capra e cavoli:
Il martoriato territorio dell’Altomilanese non può più sopportare altri oltraggi ambientali, i suoi abitanti hanno diritto alla propria salute e al proprio benessere costantemente messi a repentaglio dagli interessi di pochi predoni dei beni comuni.
Città Metropolitana di Milano ha autorizzato lo scavo di quasi 2 milioni di metri cubi di terra e la creazione di una nuova discarica per rifiuti speciali nell’ATEg11 contro il parere di tutto un territorio; questo porterà non solo un enorme e irreversibile danno ecologico , ma anche un danno economico e sociale che pregiudicherà una delle superstiti risorse agricole dell’Altomilanese , a beneficio di interessi di pochissimi privati e a scapito dell’utilità sociale che la Costituzione costantemente richiama.
Perché ? E’ strategico per le opere in cantiere della grande Milano a cui la provincia deve
essere al servizio.
Chiediamo che l’autorizzazione venga ritirata in quanto rilasciata senza tenere in alcuna
considerazione gli interessi sensibili della popolazione quali la salute, aggirando ed eludendo le norme vigenti, introducendo escamotage tecnici assolutamente discutibili, distruggendo un corridoio ecologico primario.

Chiediamo la messa in sicurezza della discarica in chiusura nella stessa area (300.000mc!)
Chiediamo che nel nuovo piano cave provinciale in discussione venga azzerata l’apertura di
nuove cave estrattive e l’ulteriore espansione delle volumetrie già previste, oltre a una stringente
normativa relativa ai ripristini che ovviamente escluda la trasformazione in discarica. Chi ha presentato osservazioni in merito?
Chiediamo che il Piano Regionale Gestione Rifiuti venga adeguatamente aggiornato in relazione
alla gestione dei rifiuti industriali, prevedendone il loro riciclo e riuso ed escludendone il conferimento in discarica.
Chiediamo che venga istituito un nuovo Parco Regionale agro-paesaggistico (Ente di Diritto Pubblico) con una perimetrazione corrispondente a quella del territorio dell’Altomilanese.

 

 

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