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Dall'archivio:

Ricordando Mariano Medda

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MAGENTA –  Mariano aveva una grande passione per la fotografia. Qualcosa che era più di un hobby. Era davvero bravo. La fotografia, i viaggi, la scrittura come narrazione. Un mix perfetto dal quale traspariva tutto il suo estro. Per lui il viaggio, era anche riflessione, introspezione.

E’ stato così anche nel 2013 quando decise di salire nelle terre del Nord Europa. Lassù fino a Capo Nord. Mariano oggi non c’è più. Se n’è andato. E’ capitato in una maledetta giornata di settembre del 2016 lungo la Milano Baggio. Ma Mariano per chi lo ha conosciuto, gli è stato vicino, c’è ancora. C’è grazie a quelle foto, a quelle istantanee che grazie ai suoi amici di sempre, al fratello di Francesco,  e  a tutti i suoi cari sono diventati una sorta di testamento vivente per capire e apprezzare realmente, chi era Mariano. E’ stato così l’anno scorso in occasione della prima mostra dedicata al viaggio in Sud Africa. E’ stato così in questo fine settimana, dove in Casa Giacobbe abbiamo potuto apprezzare gli scatti del suo viaggio a Capo Nord.

Abbiamo raccolto la commozione del fratello Francesco, quella di Elia Murgia – amico di Mariano da sempre e bravissimo grafico che ha aiutato e non poco nella realizzazione della rassegna – la compostezza della mamma Rimedia racchiusa nel suo dolore e, più in generale, di tutti quelli che attraverso la metafora del viaggio – che come abbiamo detto sopra non è solo spostamento fisico – continuano a tener vivo il ricordo di Mariano. L’anno prossimo un altro viaggio e un altro mostra.

Che anche stavolta ha avuto anche il  grande merito di aiutare concretamente la Fondazione per il Bambino Maria Letizia Verga che si occupa della cura dei piccoli malati di leucemia. Una battaglia quella che la leucemia che Mariano affrontò coraggiosamente e vinse.  Un esempio, un insegamento da seguire per chi deve andare avanti ogni giorno senza di lui.

F.V.

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