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Referendum Autonomia: i sindaci dell’est Ticino in campo

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MAGENTA –  “Un referendum che farà bene a tutto il Paese, perchè se la locomotiva lombarda può correre più veloce allora anche le altre regioni ne trarranno vantaggio”. Questa mattina a mezzogiorno, i sindaci dell’est Ticino che sostengono il referendum del prossimo 22 ottobre per l’autonomia della Lombardia, si sono dati appuntamento a Magenta presso l’ex sala consiliare di piazza Formenti. Amministratori locali che avendo provato sulla loro ‘pelle’ la fatica del governo locale con fondi sempre più scarsi  e richieste sempre più forti  da parte dei cittadini- complice anche la crisi economica di questi anni –  hanno avallato senza se e senza ma la consultazione popolare. “Questo non è un referendum inutile – ha osservato la padrona di casa Chiara Calati – ci sono già stati otto tentativi, tutti andati a vuoti per chiedere maggior autonomia. Lo hanno fatto anche altre regioni. Con 54 miliardi di euro di residuo fiscale, pensate cosa si potrebbe fare  a livello di servizi per i nostri cittadini…”.  La Calati ha ricordato anche l’investimento tablet: “Andiamo nella direzione dell’innovazione, ma soprattutto queste strumentazioni dopo il voto saranno riconvertite e destinati alle nostre scuole”.  Massimo Olivares sindaco di Marcallo con Casone, conti alla mano, ha fatto intendere l’importanza dell’appuntamento che si celebrerà tra un paio di settimane: “Noi sindaci ci troviamo sempre a lamentarci, adesso abbiamo l’occasione buona per fare qualcosa di concreto per cambiar rotta. Non capisco davvero chi ha deciso di non andare a votare, seppur, condivida le motivazioni del voto”. Quindi, appunto, i ‘numeri’: “Il Comune di Cles in Trentino destina 425 euro a cittadino per il personale, contro i 135 di euro di Marcallo con Casone. Stesso discorso per gli investimenti…”.  Anche il sindaco di Bernate Ticino Aldo Chiaramonte ha benedetto il referendum. Curzio Trezzani, primo cittadino di Boffalora ha aggiunto: “Questo è un referendum che farà bene a tutto il Paese perchè permetterà di tagliare gli sprechi di altre regioni. Porterà più efficienza per tutti”. Sulla stessa lunghezza il collega Stefano Zancanaro di Vittuone che ha ricordato come la Lombardia debba difendere i propri alti standard di qualità. “Siamo un’eccellenza in ambito sanitario – ha detto – il referendum serve per mantenere e migliorare ancora questi livelli”. Dario Tunesi  primo cittadino  di Santo Stefano Ticino quindi ha posto una precisazione importante: “Quello della Lombardia e del Veneto è un referendum assolutamente costituzionale, non c’entra nulla con quanto sta avvenendo in Catalogna. Cerchiamo solo di utilizzare al meglio i nostri soldi. Chi strumentalizza questo momento è un irresponsabile”.  Angelo Cipriani, sindaco del Movimento Cinquestelle di Sedriano ha enfatizzato il ruolo degli amministratori locali: “Noi sindaci possiamo fare la grande differenza nel sensibilizzare i cittadini e far capire quanto questa scelta possa ricadere sul territorio”.  In chiosa Christian Garavaglia di Turbigo  ha ribadito il concetto di fondo: “Una Lombardia più forte fa bene e fa crescere tutto il Paese”. Alla conferenza non erano presenti, per motivi istituzionali, sia Marco Ballarini sindaco di Corbetta che Maria Teresa Perletti di Cuggiono. Anche loro, accanto ai loro colleghi in questo ideale appello a tutti i cittadini dell’est Ticino: “Il 22 ottobre tutti al voto, non sprechiamo questa grande occasione di democrazia”. Intanto, la mobilitazione nei prossimi giorni, prevede diversi incontri pubblici già messi in scaletta: il  10 ottobre ad Abbiategrasso, il 17 a Turbigo, il 18 a Magenta. La conferenza ha visto la presenza accanto ai sindaci di numerosi assessori e consiglieri dei Comuni coinvolti.

F.V.

 

 

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