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“Questione aule” al Mendel Villa C: Garavaglia attacca Sala e la Città Metropolitana

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“Non è accettabile mandar via gli studenti senza proporre una soluzione alternativa, così si manda allo sfascio il sistema educativo”

MAGENTA – “Hanno voluto abolire le Province, hanno voluto la Città Metropolitana, ma poi non vogliono farsi carico dei problemi concreti del quotidiano, tanto più su tematiche che sono di loro stretta competenza”. L’Assessore regionale del territorio Massimo Garavaglia (nella foto in basso), a margine del suo intervento, sabato pomeriggio, in occasione dell’assemblea provinciale del Giovani Padani del Ticino, svoltasi in Casa Giacobbe, non ha mancato di soffermarsi sulla questione educativa, che è una di quelle certamente più importanti per i ragazzi. “E’ di questi giorni una notizia a dir poco paradossale – ha detto l’ex sindaco di Marcallo con Casone –  all’istituto Agrario ‘Mendel’ di Villa Cortese, l’indicazione della Città Metropolitana, guidata dal sindaco Giuseppe Sala, è di mandare via gli studenti. Pazzesco”. Garavaglia, nella fattispecie, ha fatto riferimento alla recente mozione presentata e poi bocciata dal Consiglio Metropolitano, a firma del sindaco di Parabiago Raffaele Cucchi, con la quale si chiedeva, per supplire alla mancanza di aule del ‘Mendel, da un lato, di realizzare un distaccamento presso l’ex scuola Medea di Legnano (vedi foto sotto) – attraverso una sua immediata riqualificazione – e, contestualmente, di iniziare ad impegnarsi in prospettiva per un ampliamento dell’istituto superiore di Villa Cortese, che nel suo settore è certamente un’eccellenza.  “Non è accettabile – conclude Garavaglia – che l’unica risposta della Città Metropolitana, davanti agli studenti in esubero, sia quella di non accettare le iscrizioni senza un approccio costruttivo al problema”.

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